Napoli, armi rudimentali e droga nel carcere di Secondigliano: la scoperta della Penitenziaria

L'allarme del sindacato autonomo Sappe

Napoli, armi rudimentali e droga nel carcere di Secondigliano: la denuncia del sindacato
«Venti-venticinque smartphone di ultima generazione, sei-sette coltelli a molletta di 13/16 centimetri, sostanza stupefacente (“fumo”) ma anche scarpe e giubbini...

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«Venti-venticinque smartphone di ultima generazione, sei-sette coltelli a molletta di 13/16 centimetri, sostanza stupefacente (“fumo”) ma anche scarpe e giubbini firmati e di valore. È quanto ha scoperto e sequestrato il personale di Polizia Penitenziaria di Secondigliano dopo una perquisizione nelle celle del reparto detentivo Ionio, II Sezione, iniziata ieri sera e terminata a notte inoltrata». Lo rende noto il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria.

«Si è trattata di una importante, ma anche inquietante, operazione di servizio condotta con grande merito e professionalità dai Baschi Azzurri di Secondigliano, ben coordinati dal primo dirigente del corpo comandante del reparto - spiega il segretario regionale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Tiziana Guacci - Importante perché ha portato al rinvenimento di molti oggetti non consentiti; inquietante perché, specie il ritrovamento dei molti coltelli, fanno presupporre all'organizzazione o di un regolamento di conti tra detenuti di clan rivali o, peggio, ad un tentativo di rivolta con possibile sequestro di personale», conclude la sindcalista.

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, servono «interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Servono poliziotti, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze».

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Il Mattino