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È finita in ospedale per proteggere la figlia, improvvisamente aggredita da un pitbull. Con il corpo le ha fatto da scudo, ed è riuscita a salvarla. Ma la 50enne campana ha quasi perso il braccio, preso a morsi dal cane. Tant'è che, nel suo caso, è stato impossibile ricomporre la ferita, utilizzando soltanto i punti di sutura. «Troppo grande il lembo di pelle asportato: oltre 20 centimetri per 12. Quel "buco" profondo, all'altezza del gomito, in uno dei punti più sensibili, avrebbe compromesso i movimenti dell'arto. Di qui la necessità di applicare una tecnica complessa, personalizzata», spiega Roberto D'Alessio, direttore della Chirurgia plastica ricostruttiva e del Centro ustioni del Cardarelli, riferimento in tutto il Sud Italia.
Eseguita oggi, l'operazione è durata oltre cinque ore e ha previsto «due interventi in uno». Il primo di addominoplastica, che in genere si pratica dopo una gravidanza o una dieta intensiva con l'obiettivo di eliminare il grasso in eccesso che resta cadente, appena sotto l'ombelico. «In tale circostanza la pelle è stata prelevata per ricostruire il braccio, preservando la stessa morbidezza ed elasticità nella parte lesa, grazie alla microchirurgia».
Il Mattino