Napoli, ecco la Casa della socialità dell'Arenella: «Sarà presto operativa»

Al momento il Centro giovanile è una scatola nuova ma completamente vuota

La Casa della socialità
Dopo anni di incuria ed abbandono, la “Casa della socialità” del quartiere Arenella finalmente inizia a vedere la luce in fondo ad un tunnel lungo quasi un...

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Dopo anni di incuria ed abbandono, la “Casa della socialità” del quartiere Arenella finalmente inizia a vedere la luce in fondo ad un tunnel lungo quasi un decennio.

L’ex sottostazione dell’Atan, ristrutturata con fondi comunali per un investimento di oltre 300mila euro, ha aperto oggi le sue porte e presto sarà a disposizione dei giovani dell’area collinare della città. 

Lo spazio polifunzionale di via Verrotti numero 5, all’angolo con via Menzinger, (in seguito alla gara per la cogestione dello stabile, conclusa nel dicembre del 2022) è stato assegnato all’associazione “La Casa di Matteo”.

Il passaggio, ufficializzato dalla sottoscrizione dell’atto di cogestione, si è svolto questa mattina con la consegna delle chiavi da parte dell’assessore ai Giovani di Palazzo San Giacomo, Chiara Marciani, ai referenti dell’associazione assegnataria del bene. 

«Ci auguriamo di vederci presto per una vera inaugurazione – chiarisce la Marciani – quando questi locali saranno pieni di allestimenti ma soprattutto di attività: bisogna fare in modo che il prima possibile questi luoghi siano pieni di vita e di giovani». «C’è un monitoraggio constante - garantisce l’assessora comunale, aprendo le porte del Centro anche ad altre associazione del territorio - Con la consegna delle chiavi vogliamo sottolineare un prima e un dopo di questa struttura che, finalmente, viene messa a disposizione della comunità». 

«Finalmente si chiudono le polemiche e si volta pagina per aprire una struttura importante per il quartiere pronta già dal 2018 – sottolinea la presidente della V Municipalità, Clementina Cozzolino, presenziando alla consegna delle chiavi insieme al presidente del Consiglio comunale Enza Amato e i consiglieri Fulvio Fucito, Luigi Musto e Maria Grazia Vitelli. «Con il centro giovanile – conclude Cozzolino - diamo una risposta ai problemi di devianza e puntiamo a far stare insieme i ragazzi, allontanandoli da forme di isolamento che li portano a non esprimere la loro potenzialità e la loro creatività in modo sano».

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Il Mattino