Pugno di ferro del Comune di Napoli contro Ciro a Mergellina. Dopo quasi 65 anni di attività, Palazzo San Giacomo nega tavolini e ombrelloni allo storico chalet del...
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Per il titolare Antonio De Martino una doccia gelata inaspettata. «Non possiamo essere lapidati da assurdi provvedimenti burocratici – tuona il patròn dello chalet – Ciro a Mergellina è presente dal 1953 e oggi dà lavoro a 79 dipendenti. Ogni anno paghiamo oltre 1,8 milioni di euro tra stipendi, tasse e contributi. Versiamo puntualmente al Comune oltre 50mila euro di Cosap all’anno per i tavolini. Com’è possibile considerare chiosco una realtà imprenditoriale di questo tipo, che è un riferimento turistico della città. Cosa succederà adesso? A malincuore, domani, dovrò licenziare 30 dipendenti, tra baristi, banconisti, camerieri e pasticcieri. Qualcuno è qui da 20anni. Come si può distruggere da un giorno all’altro una realtà che crea occupazione sul territorio? Senza contare che anche il Comune perderà soldi, perché verseremo di meno sulla Cosap». Ma il patròn De Martino non è intenzionato a gettare la spugna. Assistito dai legali Gaetano Porto e Luigi De Martino è pronto a presentare un nuovo ricorso al Tar. «Con l’ennesimo dispendio di tempo e di danaro -commenta amaramente – Intanto, il danno d’immagine ed economico è enorme».
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