Migliaia di immigrati sono partiti in corteo da Piazza Mancini a Napoli per la manifestazione «Reddito e diritti per tutte e tutti - Nessuno escluso». Gli immigrati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I migranti arrivano in particolare da Castel Volturno e da tutti i comuni da Mondragone fino a Giugliano e Villaricca, ma anche da Palma Campania, Sant'antimo, Melito. A manifestare con loro molti giovani italiani aderenti a movimenti come Centro Sociale ex Canapificio di Caserta, ex Opg di Napoli, Comitato Città Viva, Laboratorio Insurgencies, ma anche sindacalisti della federazione campana dell'usb, Emergency, è movimenti politici come Radicali Italiani e Prc.
Si è fermato in piazza del Plebiscito a Napoli il corteo e una delegazione avrà un incontro con il prefetto Carmela Pagano per chiedere «che vengano sbloccati centinaia di permessi di soggiorno - spiega all'Ansa Giampaolo Mosca del centro sociale ex Canapificio di Caserta - che sono fermi anche da anni per le cattive pratiche della burocrazia. Parliamo di questioni burocratiche facilmente risolvibili, sarebbe un piccolo passo importante per migliaia di immigrati».
«Siamo preoccupati e spaventati, si sta formando un governo in Italia con la Lega e non sappiamo cosa vorrà fare». Lo afferma Mamadou Sy, esponente della comunità senegalese di Castel Volturno, nel corso della manifestazione dei migranti in corso a Napoli. «Migliaia di immigrati - spiega - sono in attesa del permesso di soggiorno e vivono in una situazione particolarmente pesante perché sino alla mercé dello sfruttamento di persone senza scrupoli che li fanno lavorare sottopagandoli. Noi contribuiamo per il 10% al Pil dell'Italia, tante attività come l'agricoltura non potrebbero continuare senza gli immigrati. Ma stanno facendo un contratto per il nuovo governo senza tenere conto di questo». Sy sottolinea anche che «il caporalato esiste ancora nelle campagne italiane, perché sfrutta migliaia di immigrati senza permesso di soggiorno che alle cinque del mattino cercano lavoro. A chi dice che gli immigrati rubano ricordo che i ladri non si alzano dal letto alle quattro per lavorare ogni giorno» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino