Non vogliono essere definiti «dissidenti»: le legittime posizioni interne al Movimento Cinquestelle, divergenti dalla maggioranza, rischiano di isolarli e in alcuni...
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Vincenzo Presutto, motore organizzativo, spiega: «Rousseau city lab è un momento unico nel suo genere che vuole sfruttare le potenzialità della Rete: servono nuovi modi di concepire la partecipazione». Non in scaletta la presenza del vicepremier Luigi Di Maio e del presidente della Camera Roberto Fico, ma si sta lavorando nelle segrete stanze per portarli entrambi in piazza. Un modo per anticipare la campagna elettorale per le Europee con un occhio alle Regionali del 2020 e al dopo de Magistris.
Onorevole Sarli, andrà nel weekend all'evento organizzato da Rousseau con i portavoce locali anche se non è prevista la sua partecipazione nel programma?
«Non ci sarò perché non ho dato la mia disponibilità per impegni già assunti in Aula, soltanto dopo è stato deciso che sarebbe stata messa la fiducia. Quindi non è che dissento da queste giornate di confronto, è un termine che non mi piace: semplicemente non mi sono occupata dell'organizzazione. Poi, in generale, le feste e gli eventi non sono il mio sport preferito».
Su alcuni temi, in primis immigrazione e sicurezza, lei ed altri avete assunto una posizione contraria e l'avete manifestata pubblicamente: si sente distante in questa fase dal Movimento?
«Su questi temi non è che non condivido la linea del Movimento quanto quella della Lega con cui siamo al governo del Paese».
Il laboratorio di Rousseau sarà tutto incentrato sul risanamento ambientale al punto che verrà chiuso con l'intervento del ministro dell'Ambiente Sergio Costa: il tema sembra essere la prova del nove per voi soprattutto in Campania. Come la rete, il web e le nuove tecnologie ci aiuteranno a salvare il pianeta, un titolo ambizioso ed impegnativo.
«La priorità per la nostra gente, per l'intero territorio di Napoli e provincia, è rappresentata dal risanamento della nostra terra e del nostro mare. Io non dimentico la storica lotta per la chiusura della discarica di Pianura, una vicenda che ha segnato l'inizio della mia storia politica. L'ambiente è da sempre un nostro cavallo di battaglia».
In merito alla questione rifiuti, però, Salvini auspica nuovi termovalorizzatori.
«Io penso che quella lotta iniziata tanti anni fa debba continuare lungo due direzioni: la bonifica tanto attesa di Bagnoli e il risanamento della Terra dei fuochi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino