Città Metropolitana di Napoli, oggi alle urne: ma scatta l'allarme voto di scambio

Città Metropolitana di Napoli, oggi alle urne: ma scatta l'allarme voto di scambio
«Attenti al voto controllato e al voto di scambio». A lanciare l’allarme a poche ore dall’apertura del seggio per le elezioni in Città metropolitana...

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«Attenti al voto controllato e al voto di scambio». A lanciare l’allarme a poche ore dall’apertura del seggio per le elezioni in Città metropolitana è “Napoli solidale”, il gruppo di Sergio D’Angelo che vede in campo due candidature dal Consiglio comunale di Napoli: Rosario Andreozzi e Luigi Carbone. Undici le liste in campo per 156 candidati. Le operazioni di voto si svolgeranno oggi dalle 8 alle 22. Si tratta di elezioni di secondo livello: a decidere per il rinnovo dell’assemblea dell’ex Provincia non saranno i cittadini ma gli stessi sindaci e consiglieri dei comuni al voto. Non ci saranno quelli di Torre Annunziata e Castellammare: entrambi gli Enti sono stati sciolti.

Vacilla l’alleanza tra il governatore e il sindaco dopo il grande gelo di questi giorni. Nella prova di forza tra i due potrebbe uscirne vincitore l’ex rettore. Le liste che fanno capo al presidente della Regione Vincenzo De Luca e al primo cittadino Gaetano Manfredi sono due. “Progressisti e riformisti”, con all’interno deluchiani e dem (il Pd correrà senza simbolo); “Napoli metropolitana”, lista di ispirazione dell’ex ministro, potrebbe conquistare la maggioranza dell’assemblea provinciale. Decisivo il supporto di una buona fetta dei consiglieri comunali di Napoli (per il voto ponderato la preferenza espressa dagli eletti della città capoluogo vale fino a dieci volte di più rispetto a quella dei consiglieri degli altri Comuni). Il gruppo di sinistra accende i fari sul rischio di inquinamento del voto. «Un momento importante perché si tratta dell’elezione di un organo che ricoprirà un ruolo strategico fondamentale nei prossimi anni, soprattutto in relazione alle grandi sfide di trasformazione urbana che affronteremo con il Pnrr» spiega D’Angelo. «Una elezione per sua natura particolarmente influenzata dalla politica» rilancia Andreozzi. «Si rischia di sottovalutare - spiegano da Napoli solidale - fenomeni e pratiche note e ricorrenti in ogni tornata elettorale, come il voto controllato e di scambio». Poi l’appello al sindaco affinché «vigili per tutelare un voto libero, trasparente e democratico». 

Il M5S (che come il Pd si presenta senza simbolo) è arrivato spaccato al voto, dopo la faida interna tra fichiani e dimaiani. Alcuni grillini vicini al presidente della Camera Roberto Fico hanno tentato di osteggiare la candidatura di due consiglieri di Pomigliano d’Arco (uno dei quali è presidente dell’assemblea) vicini al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Tentativo che alla fine non ha sortito effetti. I due correranno nella lista a 13 del Movimento. Tutti contro tutti nel centrodestra. Fi, FdI e Lega andranno ognuna con il proprio simbolo e la propria lista. A destra si guarda già al voto delle politiche del 2023 e questa elezione servirà per contarsi. Ogni elettore potrà esprimere il proprio voto per una lista con una croce sul simbolo e, eventualmente, una sola preferenza scrivendo il nome del candidato prescelto nella riga stampata sotto la denominazione della lista.

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Il Mattino