C'era una volta Napoli Est: la strada dimenticata di Ponticelli, da campo rom a discarica a cielo aperto

Ci sono strade che affacciano su centri residenziali, edifici o paesaggi mozzafiato. E ci sono strade che affacciano su una discarica. È il caso della bretella della...

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Ci sono strade che affacciano su centri residenziali, edifici o paesaggi mozzafiato. E ci sono strade che affacciano su una discarica. È il caso della bretella della statale 162, nel quartiere di Ponticelli, che finisce la sua corsa, in una montagna di rifiuti, tra via Luigi Califano e via Luca Pacioli. È una strada dell’orrore, che prima ospitava uno dei campi rom più popolosi della città e che oggi – chiusa in entrambi i sensi – è diventata un grande sversatoio a cielo aperto. Eppure sembra che a nessuno importi.

 
«Sono anni che chiediamo la bonifica della zona, ma nessuno ci ascolta», dichiara sconsolato Salvatore Palantra del comitato Porchiano bene comune. «Il risanamento è troppo gravoso per le casse del Comune di Napoli e tutto resta così com'è. Questa non è la sola strada interessata dal fenomeno. A poca distanza c’è anche l’ex campo di via Virginia Woolf che è nelle stesse condizioni. Purtroppo in questo tratto di strada vengono tutti a gettare i rifiuti e la situazione continua a peggiorare».

Anche i ragazzi che vivono lungo via Argine sono stanchi di convivere con questo degrado. Il panorama su cui affacciano è da incubo e, soprattutto in estate, le finestre dei loro appartamenti restano chiuse.
«La puzza è insopportabile - raccontano - Ponticelli è un quartiere abbandonato eppure è tra i più densamente abitati della città. La zona è anche un punto di riferimento per la sanità regionale con l’Ospedale del Mare e questa discarica è veramente vicina». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino