Non trovano pace nel cuore delle Fontanelle alla Sanità, gli allievi dell’istituto comprensivo Lombardi. La scuola ha chiuso i cancelli ...
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A novembre le mamme dei bambini della materna sono scese a protestare per le vie della Sanità e davanti ai cancelli della scuola, mostrandone lo stato di pericolo della strada e del muro. Intanto dalla terza Municipalità sono stati richiesti una serie di sopralluoghi messi a punto dalla Protezione Civile, si è deciso cosi che i ragazzi potevano entrare a scuola da un secondo accesso, vicoletto San Nicola, una stradina in salita immersa nel verde.
«Ci siamo attivati e abbiamo chiesto un tavolo tecnico con Abc per verificare lo stato di pericolo del muro, dovuto alla rottura di una condotta idrica – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Mimmo Rusciano. La strada l’abbiamo fatta aggiustare e da circa un mese e mezzo ci stiamo lavorando, sul muro di cinta invece aspettiamo dei pareri tecnici».
Non nasconde il suo malcontento Capuozzo che intanto punta il dito sulla decisione del secondo ingresso della Lombardi, quasi una decisione di fortuna: «Di Male in peggio, perchè anche questa via non è adatta per dei bambini e i ragazzi, alcuni di loro vanno alla materna ed è rischioso farli passeggiare, è in gioco l’incolumità di tutti. Qui i pini sono a terra, fogliame ovunque, alberi non potati».
Sono passati soltanto 15 anni da un evento tragico che vide protagonista un giovane adolescente di 13 anni, Vincenzo Perugino che perse la vita proprio in via Santa Maria alla Sanità mentre giocava con gli amici cadde in una buca. E’ rimasto tutto impresso nella mente deli abitanti che ricordano con amarezza e rabbia quei giorni di gennaio, mostrando la foto del ragazzo in una cappellina nei pressi della scuola. Ma questa è un’altra storia fatta comunque di negligenze e ritardi, indifferenze, segnalazioni dei cittadini forse non accolte in tempo dalle istituzioni. Adesso fortunatamente le cose sono diverse. Ma per Capuozzo resta sullo scenario del quartiere, grande assente, «il Comune». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino