Si alzava ogni notte intorno alle 2.30, per raggiungere a bordo del suo motorino il porto di Pozzuoli, dove si imbarcava col traghetto delle 4.10 per andare a lavorare a Procida....
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Un «lavoratore onesto, che amava la sua famiglia e tutti quelli che lo conoscevano», è il coro unanime nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. Vicoli dove ieri pomeriggio si respirava un'aria di rabbia e tristezza per la perdita di un uomo considerato da tutti «un angelo», come lo definisce Vincenzo, un ristoratore, che aggiunge: «Durante le feste gli sarebbe mancata solo la barba di Babbo Natale». «Non è distrutta solo la sua famiglia, ma un intero quartiere, perché Alfonso era la bontà fatta persona», rimarca Valentina Sarpa, sorella di Nicola, ucciso da un proiettile vagante a Capodanno 2009.
Nella piccola camera ardente allestita accanto alla chiesa di vico Lungo San Matteo si sono radunati parenti, amici e conoscenti. «Perché faceva del bene a tutti - ricorda Silvana, la cognata - Avevo 7 anni quando si è fidanzato con mia sorella Anna. Ora non c'è più, mentre chi lo ha ucciso a Natale potrà sedersi a tavola e festeggiare con i familiari. Alfonso invece lascia una moglie di cui era innamoratissimo e quattro figli, un maschio (laureato in Archeologia, che insegna all'Alberghiero) e tre femmine, di cui due sposate e i nipoti che ora non vedranno più il nonno».
Invoca giustizia Silvana, mentre singhiozza e ricorda il cognato che, ogni notte, si alzava per fare due lavori (oltre al netturbino, lavorava come carrozziere) «per mantenere la famiglia, a cui non ha mai fatto mancare nulla». Non chiedono vendetta i familiari di Campochiaro, ma che «la pena per chi ha tolto la vita a un onesto lavoratore sia giusta». Un paradosso per Silvana che Alfonso sia morto in quelle tragiche circostanze: «Andavano a 20 all'ora, lui e i suoi colleghi, fino a Pozzuoli per evitare incidenti. Invece sabato scorso, lungo quella strada che percorreva ogni notte, ha trovato la morte». I funerali oggi alle 11 nella chiesa di Santa Lucia a Mare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino