Non si fermano all'alt e investono un poliziotto, arrestati in due

Non si fermano all'alt e investono un poliziotto, arrestati in due
Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile- sezione Falchi a Napoli, hanno arrestato, un 25enne napoletano, pregiudicato e un 19enne, con pregiudizi di polizia, per i...

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Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile- sezione Falchi a Napoli, hanno arrestato, un 25enne napoletano, pregiudicato e un 19enne, con pregiudizi di polizia, per i reati di concorso tra loro di porto abusivo di arma, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate nei confronti di due poliziotti.

I poliziotti stavano effettuando un servizio di controllo del territorio quando mentre controllavano due persone a bordo di auto, hanno visto uno scooter provenire dalla parte alta della strada a forte velocità, con a bordo due individui vestiti di nero e con il viso coperto da passamontagna sempre nero. Gli agenti hanno intimato l'alt ed uno degli agenti ha occupato fisicamente il piano stradale per obbligarli a fermarsi. Ma il conducente ha addirittura accelerato la marcia investendo volontariamente il poliziotto, facendolo cadere ma rovinando anch'egli con lo scooter ed il passeggero a terra.

L'agente investito, alzandosi immediatamente ha tentato di bloccare il passeggero che con calci e pugni si è divincolato ed ha tentato insieme al conducente di risalire sullo scooter e scappare, ma l'altro poliziotto presente lo ha impedito, fermandone, con un calcio allo scooter, la corsa. I due, caduti nuovamente, sono scappati a piedi ed il passeggero, ha preso l'arma che aveva in cintola e l'ha puntata contro i poliziotti, ma vistosi ancora inseguito, ha buttato la pistola a terra. Pochi metri più avanti, dopo una ulteriore colluttazione con l'agente, è stato bloccato ed identificato.

Il conducente dello scooter, inizialmente era riuscito a sfuggire ma la descrizione data via radio, soprattutto sugli abiti indossati, ha consentito di intercettarlo, perdendolo però momentaneamente di vista. Avendo fermato ed identificato, un rapido collegamento investigativo, ha condotto gli agenti nei luoghi frequentati dal primo fermato ed alle persone da lui frequentate. Ciò ha consentito di individuare, nell'abitazione di un loro conoscente, il complice che ha ammesso le sue responsabilità ed è stato condotto in Ufficio per i dovuti adempimenti. Al termine delle formalità i due sono stati portati al carcere di Poggioreale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino