Napoli, disastro ospedale San Paolo: macchinari rotti e niente radiografie

Napoli, disastro ospedale San Paolo: macchinari rotti e niente radiografie
Radiologia fuori uso e pazienti dirottati verso altri presidi. Dopo dieci giorni di paralisi della diagnostica radiologica all’ospedale San Paolo, a causa dell’avaria...

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Radiologia fuori uso e pazienti dirottati verso altri presidi. Dopo dieci giorni di paralisi della diagnostica radiologica all’ospedale San Paolo, a causa dell’avaria degli apparecchi, continuano i disagi per il presidio di via Terracina che da ieri, può contare sul ripristino di un singolo macchinario. Finora, a pagare le conseguenze, non sono stati solo i ricoverati in attesa di accertamenti, oppure di esami di controllo in vista di possibili dimissioni, ma la maggiore criticità ha riguardato il pronto soccorso. Le difficoltà nell’assicurare l’esecuzione rapida di una semplice radiografia, hanno reso ancora più critica la situazione degli altri pronto soccorso cittadini e, in particolare, del Cardarelli bersagliato dal sovraffollamento dei pazienti. 



L’apparecchiatura radiologica, utilizzata nel pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, si è guastata il 29 aprile scorso. Impossibile «eseguire gli esami di radiologia tradizionale» come si legge dalla comunicazione ufficiale redatta dalla direzione ospedaliera che allo stesso tempo richiedeva la massima collaborazione di altre strutture presidiali dove poter inviare i pazienti per le consulenze radiologiche. Dopo dieci giorni di stop, ieri pomeriggio, il macchinario nel pronto soccorso, è stato rimesso in funzione ma la carenza più grave non è stata ancora risolta. Tra le mura del reparto di Radiologia, infatti, al primo piano del presidio, è guasto da circa un mese l’apparecchio principale di riferimento per la diagnostica radiologica. Negli ultimi tempi, quindi, l’unico macchinario in funzione, al pronto soccorso, veniva impiegato per assorbire il fabbisogno di esami radiologici di tutto il presidio, smaltendo un carico che, fino a un mese fa, veniva distribuito tra due apparecchi. Non è escluso, che questo carico di lavoro possa aver mandato in tilt il macchinario del pronto soccorso che ora si trova nuovamente ad essere l’unico in uso. 

«Lo stop della radiologia ha comportato un rallentamento significativo nei controlli degli ammalati, soprattutto di natura ortopedica ed uno slittamento delle loro dimissioni» si legge in una nota del sindacato Nursind che ha puntato il dito sull’uso delle Tac e sulla necessità di dotare il presidio di un macchinario per la risonanza magnetica. «Ci sono stati casi in cui l’esame radiografico è stato sostituito con la Tac ma si tratta di procedure più nocive, oltre che più dispendiose» hanno scritto i sindacalisti Nursind, spiegando che il blocco ha comportato un «depotenziamento del pronto soccorso, ancora più problematico considerando le condizioni di sofferenza dei pronti soccorso cittadini e, in particolare, del Cardarelli». 

Per arginare le conseguenze della paralisi della Radiologia, la direzione sanitaria dell’ospedale San Paolo ha acquisito la disponibilità delle due Radiologie dell’ospedale San Giovanni Bosco e del Vecchio Pellegrini. «Gli ammalati per cui è indispensabile eseguire una radiografia possono essere inviati a una delle due radiologie previo accordo telefonico» si legge nella nota che disponeva la procedura da impiegare durante il blocco della diagnostica, il che ovviamente contribuirà ad ingolfarli. «Ora che funziona un solo apparecchio, non dobbiamo rischiare di sovraccaricarlo e bisogna urgentemente fa partire la Radiologia» hanno sottolineato dal sindacato Nursind ma, a quanto pare, l’obiettivo è condiviso dai vertici aziendali. La direzione generale dell’Asl partenopea ha specificato come nel presidio funzionino due Tac e un arco a C usato per indagini angiografiche e vascolari ed ha comunicato che l’apparecchio della Radiologia sarà sostituito con un macchinario nuovo. «L’avaria che ha riguardato il telecomando del macchinario nel pronto soccorso, ha risentito dei ritardi nella fornitura dei pezzi da sostituire mentre per l’apparecchio di Radiologia procederemo alla sostituzione del macchinario con uno nuovo» ha fatto sapere Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1. 

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Il Mattino