Pensieri e parole scorrono vacui, al capezzale del trasporto pubblico. Se quello su gomma è un malato terminale, il cui supplizio si trascina da tempo, non se la passa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È antropologicamente degna di nota questa istituzionalizzazione del sacrificio. Fa leva sullo stato d'animo dei napoletani, rassegnati a ingoiare umiliazioni d'ogni tipo - dai pazienti parcheggiati in barella nei corridoi degli ospedali all'insulto quotidiano dei parcheggiatori abusivi - ai quali, in buona sostanza, si chiede di turarsi il naso per non sentire il nauseabondo odore del trasporto pubblico moribondo. Napoli ingoia tutto, perché non dovrebbe ingoiare pure i bus e i treni della metro fermi in deposito?
Sui servizi pubblici vorremmo un disegno, un progetto, uno straccio di prospettiva. Invece si naviga a vista, e il collasso delle finanze pubbliche continua a riverberarsi proprio su bus e metro, i cui standard sono ben al di sotto delle città europee e, per quanto riguarda i trasporti su gomma, semplicemente indecenti. Ora, è del tutto evidente che dallo sprofondo rosso dei conti bisognerà uscire con una politica di rigore e di lacrime e sangue. Ma non è pensabile che a pagare il prezzo più alto per questo scempio debbano essere solo gli utenti dei mezzi pubblici: bestie da macello a cui non si fa altro che chiedere sacrifici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino