Una enorme area verde ridotta a sterpaglie da anni. L'ennesima situazione di degrado della periferia est della città riguarda il piccolo parco in viale delle...
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É stato ribattezzato il "parco dei tossici" proprio perché ormai frequentato solo dai tossicodipendenti che cercano un luogo appartato per consumare le sostanze in tranquillità. L'erbacce sono cresciute a dismisura e sono diventate così alte e fitte tanto da ricoprire le panchine e rendere impraticabili i vialetti. Il piccolo polmone verde sorge a ridosso di un complesso residenziale privato: balconi e finestre delle abitazioni affacciano proprio sullo spazio verde abbandonato da tutti, ormai trasformato in una foresta. A due passi c'è, invece, il «lotto O» conosciuto come «lotto zero».
Erba non curata ma non solo. Ci sono anche rifiuti e spazzatura abbandonati nel verde: per lo più si tratta di oggetti in plastica, cartacce, residui di cibo consumato sul posto. Nel pieno degrado, però, non si può non notare che i punti luce che insistono nell'area sono stati recentemente sostituiti con le lampade a led. Un paradosso.
Negli anni scorsi è stato presentato agli organi competenti un progetto che prevede la riqualificazione del parchetto. Un imprenditore ha chiesto l'affido dell'area di oltre 5mila metri quadrati rispondendo a un avviso pubblico del Comune di Napoli. La proposta progettuale prevede il ripristino delle aiuole, la realizzazione dell'impianto di irrigazione automatico, di giostrine per i bambini, di un chiosco con servizi igienici e di una buvette. Oltre alla piantumazione di alberi e piante ornamentali, è previsto anche uno spazio destinato all'esposizione di auto e moto d'epoca. Poi è saltato tutto - insieme ai progetti presentati anche per altre aree verdi presenti in città - e non sono stati realizzati nemmeno gli ordinari interventi di pulizia: così il bene pubblico è stato gradualmente sottratto alla cittadinanza.
Una zona particolarmente degradata. Anche l'area che sorge a fianco al parco risulta in condizioni di incuria da anni. Ci sono numerosi cumuli di spazzatura sversati sulla carreggiata. L'erbacce ricoprono l'accesso a una rampa stradale costruita tre decenni fa e mai ultimata probabilmente per un errore di progettazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino