Napoli, l'opera firmata da Alvaro Siza a pochi metri dal Municipio

Napoli, l'opera firmata da Alvaro Siza a pochi metri dal Municipio
Ci sarà almeno un'altra firma di Alvaro Siza nella ritrovata piazza Municipio da lui stessa ridisegnata. Starà nella parte della piazza che si affaccia nel...

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Ci sarà almeno un'altra firma di Alvaro Siza nella ritrovata piazza Municipio da lui stessa ridisegnata. Starà nella parte della piazza che si affaccia nel porto, la parte di sotto. Si tratta di una coppia di muri a forma di L. Cosa rappresentano? Una autentica porta per l'accesso al panorama della città. Chi esce dal sottopasso verso la Stazione Marittima avrà l'impatto diretto e pieno sul Golfo. Chi vi entra vedrà una città non inclinata. Un gioco di prospettiva, il ragionamento è questo: il visitatore che esce dal sottopasso tende a guardare l'asse della Stazione Marittima, ma l'asse di piazza Municipio non coincide perfettamente con l'asse della Stazione Marittima, di qui una certa inclinazione che Siza correggerà con la sua coppia di muri. Siza segue costantemente i lavori e vuole formare la sua piazza con una ulteriore opera di carattere architettonica. Piazza Municipio sempre al centro di progetti e discussioni. Ieri - nel convegno dedicato alle opere del compianto maestro Aldo Loris Ross organizzato dal consigliere comunale della lista Manfredi Gennaro Esposito - ne ha parlato l'assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza lanciando stoccate a proposito delle polemiche insorte all'apertura della piazza. «Prima di fare delle critiche - racconta l'assessore - bisogna misurarsi, qui stiamo parlando di Siza chiedere di modificare quel progetto sarebbe come dire che Sei personaggi in cerca di autore di Pirandello è bello però va cambiato. Chi vuole il fresco, visto che la piazza è a due livelli, la può attraversare da sotto gli metteremo anche l'aria condizionata» ironizza. Per poi avvisare tutti che il tempo delle chiacchiere è finito. «È giusto e sacrosanto aprire discussioni in fase progettuale, ma poi si deve passare alla fase realizzativa. Volere riaprire le discussioni in questa fase è il miglior modo per non fare nulla». 

L'opera di Siza sostituisce l'idea originaria - per un periodo caldeggiata anche dal maestro portoghese - una fontana che si sarebbe specchiata nella fontana del Nettuno sistemata proprio per questo motivo ai piedi di Palazzo San Giacomo. Anche qui ci sarebbe stato il gioco delle prospettive. Ma l'Autorità Portuale per motivi di sicurezza non ha mai dato il permesso per quell'installazione. Una richiesta avanzata esattamente due anni fa. «Il paesaggio. Il legame reciproco e attivo tra architettura e natura, e più in generale la relazione tra l'oggetto costruito e le sue circostanze» è la filosofia di Siza. Di qui il sogno del Comune - che probabilmente resterà tale - di affidare all'architetto portoghese anche il restyling del Molo San Vincenzo. Il Comune dovrà fare un bando di gara non c'è possibilità di affidamento diretto dei lavori. Tuttavia il vero problema è che la creatività di Siza farebbe fatica a esprimersi in un progetto tutto sommato minimale. Fermo restando che ci sarà una gara nulla vieta a Siza di parteciparvi. Infatti a Palazzo San Giacomo la suggestione esiste. 

Il Molo San Vincenzo dovrebbe tornare a vivere - parola del sindaco Gaetano Manfredi - prima dell'estate. Per quella data, vale a dire non più di due mesi, ci dovrebbero essere i primi accessi. Il Molo è destinato a ospitare anche pezzi della movida e va attrezzato quindi i primi accessi saranno solo per fare delle semplici passeggiate. Due mesi che serviranno per fare «lavori abbastanza significativi per realizzare il percorso di accesso» fanno sapere dal Comune «così i cittadini inizieranno a riappropriarsi di uno spazio pubblico fondamentale per la nostra idea di città». 

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Il Mattino