Sgombero a Pizzofalcone, il clan minaccia un disabile: liberate tutte le case

Nella chiesa di via Egiziaca continua l'occupazione. E sul portone campeggia un foglio emblematico...

Il locale occupato nella chiesa dell'Immacolata
Vince la legalità ma piovono minacce, anche ai danni di un disabile. Le 15 case sono tutte murate, a Pizzofalcone, nel civico 35 di via Egiziaca da anni occupato...

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Vince la legalità ma piovono minacce, anche ai danni di un disabile. Le 15 case sono tutte murate, a Pizzofalcone, nel civico 35 di via Egiziaca da anni occupato abusivamente dalle famiglie vicine ai clan. Ieri si è conclusa, con gli ultimi quattro sgomberi, la tre giorni del maxi-intervento realizzato in sinergia da forze dell'ordine statali e comunali, sotto l'egida della Prefettura di Claudio Palomba. Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: «Grazie a Prefettura, Forze dell'ordine, Vigili del fuoco e Polizia municipale di Napoli per aver riportato legalità e sicurezza in un'area cittadina gravemente esposta alla pressione criminale. Un segnale forte e concreto della presenza dello Stato. Gli alloggi sgomberati vengono restituiti alla gestione del Comune, proprietario dello stabile, che potrà utilizzarli per dare una risposta al disagio abitativo» ha proseguito il titolare del Viminale, ricordando che «le iniziative intraprese contro il fenomeno delle occupazioni abusive, non solo nel capoluogo partenopeo ma in tutto il Paese, sono fondamentali per il ripristino della legalità». 

Finite le operazioni, però, iniziano contestualmente anche i primi segnali di una battaglia tra i residenti, tra le due anime dei vicoli di Monte di Dio, destinata a durare nei giorni a venire. Proprio ieri, nel bel mezzo dell'operazione interforze che ha portato alla liberazione della palazzina di proprietà comunale a tre passi dalla Nunziatella e dalla Napoli della fiction I Bastardi di Pizzofalcone, un residente del Pallonetto vicino al consigliere reginale di Europa Verde Francesco Borrelli (che tanto si è speso nella lotta alle occupazioni illecite) è stato minacciato da un gruppo di donne solidali agli occupanti: «Non devi scendere più di casa» gli hanno urlato. Pressioni psicologiche difficili da sostenere, in strade assillate da una tensione soffocante. Non a caso, l'assessore del Comune alla Polizia municipale Antonio De Iesu ha assicurato che «il controllo del territorio sarà adeguato a scongiurare eventuali tentativi di rientro». 

È una battaglia sociale fratricida, quella che sta andando in scena a Pizzofalcone. Una lotta che si manifesta, in tutta la sua ampiezza, nel contrasto tra le soglie aggraziate dei b&b per turisti e le scritte sui muri che inneggiano ai clan di Santa Lucia, e non solo. È il popolo di Napoli che si auto-combatte, che è diviso tra due immagini di sé: quella della metropoli dell'accoglienza e quella illegale, partorita dalla mentalità del chi è più forte vince. È in questo contesto che ieri gli abusivi appena sfrattati si sono presi la briga di rivolgere svariate minacce nei confronti di amici e conoscenti di Borrelli, con frasi del tipo «se vogliono campare in pace devono farsi tutti la scorta». Tra loro, come accennato, c'è anche un disabile: «Vanno fermati - sottolinea lo stesso Borrelli - Al mio amico disabile, in particolare, hanno detto che presto la polizia andrà via e loro si riprenderanno il quartiere e il palazzo. Hanno poi aggiunto che i miei amici e familiari dovranno farsi la scorta se vorranno campare in pace. Di tutto questo ho informato il Questore, visto che questi delinquenti stanno avvicinando e insultando tanta gente. L'altra sera hanno sfondato il portone della chiesa dove opera don Michele Pezzella con il quale abbiamo fatto scattare le prime denunce. Parliamo degli stessi soggetti che hanno sfrattato la signora Carlotta mentre era in ospedale. Le forze dell'ordine devono fermarli a tutti i costi. Bisogna liberare il quartiere dal tanfo di criminalità e prepotenza». 

Nella chiesa di via Egiziaca continua l'occupazione. E sul portone campeggia un foglio emblematico, che riprende testualmente la frase di un articolo de Il Mattino: «Il parroco di Pizzofalcone, che con il consigliere Borrelli denunciò». Nei giorni scorsi, un'incursione di 5 degli occupanti ha addirittura interrotto la messa di Don Michele. Lo scenario, insomma, è tutt'altro che tranquillo. Le ritorsioni sono dietro l'angolo della strada, per dirla fuor di metafora. Alle forze dell'ordine non sfugge la pericolosità della situazione, e le contromisure sono già partite: «Fino a domenica - spiega De Iesu, che ha coordinato, anche di persona, le operazioni della tre giorni di sgomberi - a Pizzofalcone ci sarà un presidio fisso della polizia. A partire da lunedì, valuteremo servizi coordinati insieme a Prefetto e Questore. Ora che è stato tutto murato, dobbiamo evitare a qualunque costo che sfondino i muri e rientrino». 

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Il Mattino