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È stato un flash quello del sindaco Gaetano Manfredi, ma è bastato per dare nerbo e sostanza alla commissione Cultura - presieduta dal consigliere Luigi Carbone - dove l'ex rettore ha tracciato le linee di indirizzo per il Piano strategico della cultura. Di cosa si tratta? «In estate - dice l'ex rettore che di mestiere fa l'ingegnere - potrebbe aprire almeno un pezzo della parte ipogea di piazza del Plebiscito». Sarebbe così il quarto sito di riferimento del Piano, gli altri sono il Maschio Angioino, Castel dell'Ovo e il Pan. Il sindaco ci crede, venerdì è andato a fare un sopralluogo nella piazza di sotto che è esattamente come quella di sopra, e ha constatato con i suoi occhi che i lavori procedono celermente - sono in carico al Provveditorato per le opere pubbliche - al punto che c'è la certezza che a livello strutturale non ci sono problemi e si sta mettendo mano già alla pavimentazione.
Ed è inevitabile che se aprisse la piazza di sotto bisognerebbe individuare come far funzionare la parte di sopra in termini di accoglienza, bar, tavolini, illuminazione. Troppe cose da fare? Certo, ma non è detto che si debbano fare tutte assieme. La teoria di Manfredi al riguardo - applicata già per Palazzo Fuga e Bagnoli sulla bonifica - è improntata alla concretezza: «Aprire quello che si può subito e metterlo in funzione perché se aspettiamo di completare tutto non si aprirà mai» parole che il sindaco ripete spesso.
«Una location che suscita emozione» racconta chi c'è stato nell'ipogeo di piazza del Plebiscito negli ultimi giorni.
Lunedì al Mercadante Manfredi aprirà l'ascolto alla città per integrare il piano di cui oggi si hanno solo le linee di indirizzo. Il sindaco arriva in compagnia di Stefano Consiglio che fa parte della cosiddetta cabina di regia che ha messo insieme per formulare il Piano. «Una collaborazione - chiarisce Manfredi - a titolo completamente gratuito». C'è convergenza tra le linee di indirizzo del sindaco e i 10 punti presentati dalla commissione al primo cittadino. Al quale è stato detto che «la commissione ha approvato all'unanimità» una mozione per dedicare il Maggio dei monumenti a Pier Paolo Pasolini» di cui cade il centenario della nascita. E chiesto di varare uno «sportello unico per la Cultura sul modello di quello già attivo per il cinema». Sollecitato sull'identità del Piano per la cultura il sindaco spiega: «Dobbiamo essere aperti e con una vocazione internazionale valorizzando le nostre tradizioni senza però cadere nel localismo».
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Il Mattino