Camorra a Napoli, la strategia del terrore a Ponticelli: attentati ​con le auto a noleggio

Camorra a Napoli, la strategia del terrore a Ponticelli: attentati con le auto a noleggio
Auto a noleggio per colpire i rivali della cosca De Martino. Era questa la strategia utilizzata dagli uomini del cartello De Luca Bossa-Minichini-Casella per compiere attentati e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Auto a noleggio per colpire i rivali della cosca De Martino. Era questa la strategia utilizzata dagli uomini del cartello De Luca Bossa-Minichini-Casella per compiere attentati e raid armati nel cuore del territorio controllato dai ras del rione Fiat. Una strategia apparentemente vincente che in realtà si rivelerà fallimentare a causa di una serie di errori e incompetenze che porteranno alla cattura di tre affiliati al sodalizio accusati di essere gli autori dell’attentato dinamitardo compiuto in via Esopo alcune settimane fa. Una cattura arrivata grazie al ritrovamento del veicolo utilizzato dal commando e che, per le conseguenze della deflagrazione, fu abbandonato su un cavalcavia che sovrasta parcheggio dove esplose la bomba. L’auto, una Alfa Romeo Stelvio, era stata noleggiata alcuni giorni prima da uno degli arrestati, Luigi Austero come confermato da una multa a suo nome trovata nell’abitacolo. 

Non è che il primo di una lunga serie di tasselli che, nel giro di poche ore, andranno a posto permettendo agli investigatori dell’Arma di arrivare all’identificazione dei responsabili. Fondamentali, infatti, saranno i rilievi sul veicolo. L’auto, si scopre, è intestata a una società di noleggio di Aosta che, poi, l’aveva data in sub affitto a un’altra azienda del beneventano che, a sua volta, l’aveva rigirata a una terza ditta, quest’ultima con sede proprio a Ponticelli. Dagli accertamenti presso questa società si è scoperto che Austero, già nelle settimane precedenti, aveva preso un’altra auto a noleggio, una Bmw serie 1 il cui contratto sarebbe scaduto alla fine di maggio. Il giorno prima dell’attentato, però, il ras aveva restituito la berlina prendendo a nolo la Stelvio, poi, ritrovata dai carabinieri. Non solo. Il titolare della società di leasing ha riferito anche che, pochi minuti dopo l’attentato di via Esopo, lo stesso Austero lo aveva contattato per denunciare il furto del veicolo. Una mossa, però, che si rivelerà un clamoroso boomerang per il ras. 

Austero, infatti, non aveva fatto i conti con le nuove tecnologie in materia di antifurto e, soprattutto, di localizzazione satellitare. Proprio grazie al sistema Gps installato sulla Stelvio, i carabinieri sono riusciti a ricostruirne tutti gli spostamenti fino al momento in cui è stata ritrovata. Si scopre così che Austero, nel disperato tentativo di sviare le indagini, compie diversi passi falsi a cominciare dalla denuncia per il presunto furto dell’auto. Secondo la sua dichiarazione, infatti, il veicolo sarebbe stato parcheggiato in via delle Metamorfosi da cui, poi, sarebbe stato rubato da ignoti. Una versione che gli uomini dell’Arma ci mettono pochissimo a smontare. In primo luogo, perché quando ritrovano l’auto questa non presenta nessun segno di effrazione. Secondo, grazie ai tabulati Gps si scopre che la Stelvio, poco prima dell’attentato, è stata regolarmente messa in moto con una delle due chiavi codificate che ha in dotazione. Il terzo, e fondamentale, elemento che fa crollare il castello di bugie, lo fornisce proprio Austero quando riconsegna ai titolari della società di noleggio la chiave codificata che era in suo possesso al momento della stipula del contratto di leasing. 

È un passaggio a vuoto quello del ras perché se, come confermato anche dal pannello di controllo della Stelvio, questa è stata messa in moto grazie alla sua chiave codificata e le uniche due copie della detta chiave sono, una in suo possesso, l’altra custodita nella cassaforte della società di noleggio, per i carabinieri è facilissimo inchiodare il ras alle sue responsabilità. Non è tutto. Quando la deflagrazione fa esplodere gli airbag della Stelvio costringendo Austero e i suoi compari a fuggire a piedi, questi, cercano inutilmente di fermare altri automobilisti nel tentativo di raggiungere Ponticelli. L’unico risultato è quello di creare dei testimoni che forniranno agli investigatori una descrizione di Austero e dei suoi amici. Un altro, grossolano, errore. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino