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Via il cemento, arriva l'erba sintetica. Prende forma e colori il nuovo campetto pubblico in viale Decio Mure Console Romano a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. Lo spazio comunale, dedicato alla memoria di Ciro Colonna, vittima innocente di camorra, è stato riqualificato grazie all'impegno della Cassa Edile di Napoli in occasione dei sessanta anni dalla nascita dell'ente.
I primi a viverlo sono stati gli studenti accompagnati dai propri insegnanti e dai dirigenti di diverse scuole del territorio. All'inaugurazione di questa mattina hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell'ordine e delle realtà associative che lottano per rendere memoria a Ciro, 19enne del quartiere di Napoli Est ammazzato, da innocente, in un agguato dei clan nel 2016. L’associazione TerradiConfine, guidata da Rosa Maglione, e le altre realtà del Presidio Libera Ponticelli hanno scoperto la targa con la nuova intitolazione alla presenza di Mary e di Enrico Colonna, sorella e papà di Ciro, accompagnati dai saluti di don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, e di don Mimmo Battaglia, Arcivescovo metropolita di Napoli. Insieme a loro anche la professoressa Laura Lieto, vicesindaco e assessore all'urbanistica di Napoli, e Sandro Fucito, presidente della Municipalità di Napoli Est. Presenti anche diversi consiglieri comunali e municipali.
La bellezza del nuovo campo è stata evidenziata da Ciro Giustiniani, attore e comico, volto della popolare trasmissione Made in Sud, che si è intrattenuto con i giovanissimi e ha ripreso i momenti più belli dell'inaugurazione che, a tratti, è stata accompagnata dalla pioggia. Il maltempo, in realtà, non ha fermato i giocatori in campo che hanno continuato la partita mentre l'iniziativa è proseguita nell'adiacente parrocchia, luogo di ascolto e accoglienza per tante persone del complesso di palazzine popolari di Napoli Est che molti conoscono come il "lotto zero", per la toponomastica "lotto O".
«Abbiamo deciso, per i sessanta anni della fondazione della Cassa Edile, di donare al Comune di Napoli e per esso alla comunità di Ponticelli la rigenerazione di un campetto e di un parco giochi che erano assolutamente stati vandalizzati ed erano in una condizione di degrado», afferma Rodolfo Girardi, presidente della Cassa Edile di Napoli, il quale spiega che il campo è stato completamente rifatto, con la posa dell'erba sintetica, l'installazione di nuovo reti e porte. Nuove di zecca anche altalene e scivolo donato ai bambini. «Tutti noi dobbiamo renderci participi di una condizione di degrado e dobbiamo assolutamente combattere, non dobbiamo arrenderci, dobbiamo combattere e dare un segnale che con la volontà riusciamo a cercare di aiutare tante persone bisognose che vivono in questi quartieri che spesso sono abbandonati dalla società», ha evidenziato Girardi.
Fondamentale l'impegno corale. Ad evidenziarlo don Mimmo Battaglia. «Il campetto è un segno assolutamente importante. Quando, pochi mesi fa, ho incontrato Don Alessandro, il nuovo parroco di questo di questa parrocchia, dissi ad Alessandro: “lì c'è una operazione importante da fare e tu puoi farla”», ha detto l'Arcivescovo aggiungendo: «Questa operazione consiste nel provare a mettere insieme tutte le realtà positive e belle che ci sono sul territorio: quindi la parrocchia, la scuola, le associazioni e costruire un noi per abitare il territorio e diventare insieme veramente segno di speranza che le cose possono cambiare. E realmente le cose possono cambiare ma dobbiamo crederci, dobbiamo avere l'umiltà di saperci tutti mettere in gioco ma insieme, insieme».
Il campetto è stato costruito nel periodo post sisma degli anni Ottanta, poi abbandonato. «Il campetto è una storia lunga, urbanisticamente è uno standard, è stato costruito con il quartiere e poi è stato lasciato all'incuria e all'abbandono dove le istituzioni sono venute a mancare», ha detto Laura Lieto, vicesindaco di Napoli, che ha aggiunto: «Questo è anche una storia importante: qui era nato il progetto della Città dei bambini, che adesso ha ripreso e ricominciato, e anche il campetto è stato per molto tempo una rovina, una reliquia di quello che era stato l'inizio di questo quartiere che è un quartiere costruito dopo il terremoto dove ci sono state tante speranze di tutte le persone che qui sono venute a vivere».
A gestire il campetto appena rigenerato è l’associazione TerradiConfine che, sin dal 2017, grazie all’impegno della famiglia Colonna e degli amici di Ciro, ha adottato lo spazio sportivo a ridosso della parrocchia così da aprirlo gratuitamente ai residenti, specie ai più giovani. Da oggi finalmente l’erba sintetica e tanto decoro.
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