Sul banco di scuola all'Istituto comprensivo Alberto Mario ci sono dei fiori e il campetto di calcio dove Lorenzo è stato stroncato da un malore, è chiuso. A...
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I documenti e le certificazioni mediche in possesso della società sportiva Kodokan sull'idoneità di Lorenzo alle competizioni sportive, sono state sequestrate dai poliziotti del commissariato San Carlo all'Arena che hanno effettuato un sopralluogo sul campetto e nella struttura polisportiva del Real Albergo dei Poveri. Gli investigatori hanno posto sotto sequestro anche il defibrillatore che sarebbe stato utilizzato dagli esperti della società per prestare il primo massaggio cardiaco e un farmaco per il trattamento dell'asma, che era in una tasca degli abiti di Lorenzo. A parte l'utilizzo dello spray per problemi respiratori, nessuna delle persone vicine al giovanissimo calciatore ha mai sospettato la presenza di particolari patologie che potessero mettere a rischio la sua vita, specie in ambito sportivo. L'unico messaggio diffuso dalla direzione della Kodakan è stata una nota sulla pagina Fb: «Sospese tutte le attività fino all'11 febbraio»
Lorenzo a scuola svolgeva regolarmente e con profitto le ore di educazione fisica anche a scuola, nell'Istituto comprensivo Alberto Mario in piazza Sant' Eframo Vecchio. Lorenzo era bravo. Voti eccellenti, comportamento eccelso e un carattere solare, era impegnato tra gli «araldini» della chiesa di Sant'Eframo, la comunità cristiana france. I fiori sul banco e l'intestazione dell'aula di informatica che gli verrà dedicata, sono solo alcune delle iniziative messe in campo per ricordare l'alunno e «mostrare solidarietà e vicinanza alla famiglia» spiega la dirigente scolastica Cesira Foà. «Lorenzo era un alunno esemplare che ha lasciato nel profondo di tutti noi un grande vuoto e l'amarezza di non aver potuto godere delle meritate soddisfazioni che la vita gli avrebbe riservato» conclude la preside con la voce rotta dal pianto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino