In Campania i big si giocano tutto. La sfida per la Regione diventa decisiva nel bilancio della tornata elettorale di fine maggio. Ecco perché arrivano Renzi e Berlusconi....
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A Salerno, intanto, c’è Matteo Renzi a sostenere Vincenzo De Luca: «Io sono qui da segretario Pd per ribadire in modo netto che serve tutto il nostro impegno per far vincere Enzo De Luca». Il premier poi azzarda stime: «Se la Campania sarà amministrata come Salerno, il Pil del Paese crescerà: almeno tra lo 0,5 e l’1 per cento. Vincere qui quindi è necessario per tutta l’Italia». E non manca un passaggio sulla camorra: «Va combattuta corpo a corpo, creando lavoro».
Ministri contro. In Campania è così, con Ncd che appoggia Caldoro. E il rush finale della campagna elettorale prevede proprio questo strano incrocio: arriva una sfilata di ministri schierati con De Luca, e seppure siano di meno, ci saranno in campo anche i ministri pro-Caldoro.
Un’incongita nel movimento Cinque Stelle. Nessuno conferma, ma il colpo a sorpresa potrebbe essere la settimana prossima proprio il comizio di Beppe Grillo. Oggi intanto il ministro Delrio inaugura la stazione Municipio della metropolitana, cerimonia che era stata rinviata sabato scorso. Ieri sera ha incontrato gli industriali, assicurando la «ripartenza» dei piani sulle infrastrutture, in particolare il porto e Bagnoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino