Napoli, intitolato a Rosa Parks il capolinea dei bus di piazza Garibaldi

Omaggio alla donna simbolo delle lotte contro la segregazione razziale

Il capolinea intitolato a Rosa Parks
«Non devi mai avere paura di quello che stai facendo quando sei nel giusto» diceva l’attivista statunitense Rosa Louise Parks. A lei, e a quel «no che ha...

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«Non devi mai avere paura di quello che stai facendo quando sei nel giusto» diceva l’attivista statunitense Rosa Louise Parks. A lei, e a quel «no che ha cambiato la storia», la città di Napoli ha intitolato il capolinea dei bus di piazza Garibaldi che da oggi porta il nome della sarta dell’Alabama divenuta un’icona del movimento afroamericano per essersi rifiutata, nel 1955, di cedere il posto su un autobus a un uomo bianco. Alla Parks, inoltre, è stata dedicata anche una speciale targa affissa sulla pensilina del terminal dei bus Anm antistante alla stazione centrale che attraverso un apposito Qr code rimanda sul proprio smartphone la storia della donna simbolo delle lotte contro la segregazione razziale.

«Oggi – racconta il vicesindaco di Napoli, Laura Lieto, intervenendo alla cerimonia di intitolazione insieme alla consigliera comunale Alessandra Clemente, proponente dell’iniziativa, e numerose autorità civili e militari, a partire dalla Console per la Stampa e la Cultura del Consolato Generale degli Stati Uniti di Napoli, Michelle Lee - ricordiamo una storia importante di una donna molto coraggiosa che ha resistito con la sua dignità e con il suo corpo restando al suo posto, seduta in quell’autobus, dimostrando come le donne sono capaci di testimoniare con forza, compostezza e serietà l’importanza dei diritti».

Per la numero due di Palazzo San Giacomo anche la stessa scelta della location non è affatto casuale. Dal momento che l’esterno della stazione centrale di Napoli, oltre ad essere il crocevia di migliaia di turisti che giungono in città, è anche un luogo di grande – grandissima – marginalità sociale. «Siamo molto contenti che questa intitolazione avvenga in uno spazio di Piazza Garibaldi – chiarisce Lieto - dove come Amministrazione Comunale ci stiamo impegnando per promuovere progetti di rigenerazione urbana e di inclusione sociale insieme alle comunità».

Perché, come ricorda la consigliera Alessandra Clemente da cui è partita la proposta di intitolazione: «Sono tante le pagine di disumanità che ci sono, nella nostra città come nel mondo, e quindi questa dedica è un impegno delle istituzioni affinché le città siano più giuste, senza più persone discriminate o invisibili, e soprattutto affinché le donne possano sempre avere il ruolo che meritano nella storia, anche pubblica, delle nostre città».

«Se ci pensate – osserva Clemente – tante volte i nomi di piazze, strade, giardini e scuole sono sempre di uomini. Eppure le donne non sono invisibili: hanno dato, danno e daranno un contributo importantissimo alla crescita politica, culturale e sociale delle nostre città. E noi, anche in questo, vogliamo fare pari opportunità. Ovvero rendere a Napoli il nome delle donne tanto presente nei luoghi più belli della città così tanto quanto i nomi degli uomini illustri».

La celebrazione è stata, poi, anche un’occasione per saldare il ponte che lega la città del sole con gli States. «Questo evento ha per noi un grande significato – evidenzia Michelle Lee, Console per la Stampa e la Cultura del Consolato Generale degli Usa a Napoli - specialmente oggi, nell’ultimo giorno di marzo. Il mese in cui negli Stati Uniti si celebra il “Women’s History Month” per ricordare tutte quelle donne che hanno contribuito a migliorare la nostra società».

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Il Mattino