Napoli, tutti pazzi per la spiga di Mucella ai Quartieri Spagnoli

Giusi Mucella, venditrice ambulante di spighe
Arrivano da ogni parte della città, dalla provincia, ma anche da altre regioni, gli avventori che vogliono assaggiare la spiga di Mucella. La regina delle spighe,...

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Arrivano da ogni parte della città, dalla provincia, ma anche da altre regioni, gli avventori che vogliono assaggiare la spiga di Mucella. La regina delle spighe, così si fa chiamare Giusy Mucella, la venditrice ambulante di pannocchie dei Quartieri Spagnoli. Ogni giorno, sia di mattina che di sera, la trovi lì, in uno dei vicoli del quartiere, come un personaggio di altri tempi, dietro il suo carretto giallo in stile street food, pronta a preparare le spighe insieme a suo marito. Bollite e arrostite, condite con sale, o farcite con ketchup, maionese e un pizzico di pepe. Quest’ultima variante è la sua specialità, la chiama: Rossa e bianca. Giusy cerca di accontentare ogni palato, anche chi predilige il dolce al salato: «Come le vogliono così le faccio», spiega Mucella mentre le prepara. C’è infatti anche la spiga ricoperta di cioccolata per i più golosi.

Ormai a Napoli tutti conoscono Mucella. Ha iniziato la sua attività un anno fa, ma a renderla popolare sono stati i video che ha pubblicato su TikTok. È stata la prima, infatti, a sbarcare sui social come venditrice di spighe e a raggiungere, così, un gran numero di clienti: «Vengono dalla Sicilia, da Roma, Ischia e anche dalla Spagna».

Ma non è la sola in città a fare questo mestiere - anche se tiene a sottolineare di essere stata la prima a farlo tornare di tendenza - ci sono anche altri venditori ambulanti di pannocchie, dislocati in diversi quartieri di Napoli. Circa un anno fa, sui alcuni canali social, è scoppiata una certa competizione: i venditori si sono sfidati a colpi di video per vedere chi vendeva di più. Ma Mucella precisa che a lei non interessa la concorrenza, preferisce concentrarsi sul suo lavoro e non dare adito a queste dinamiche: «Quello che fanno loro a me non interessa, penso solo a lavorare». Mucella accoglie i clienti con il sorriso: «Qui tutti mi vogliono bene», afferma con spontaneità.

Giusy, la simpatica signora napoletana, mostra anche il suo lato un po’ scaramantico: «Teng' tropp uocchie 'nguoll». Un modo di dire, tipicamente partenopeo, per affermare che c’è chi le porta sfortuna a causa dell’invidia. Ma lei si difende a suon di musica: ha ideato una canzone contro il malocchio - pubblicata su YouTube - dove la si vede ballare e cantare. «Doje, doje…manco ‘o ffuoco me paghe», era questa la frase che un tempo veniva gridata dai venditori di pannocchie. Ma anche se il modo per farsi conoscere e attirare l’attenzione dei clienti è cambiato, è ormai assodato che l’antico mestiere dello "spigaiuolo" o "spicajola", è tornato nuovamente di moda in città.

 

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Il Mattino