C'è chi dice che domenica 28 potrebbe essere quella della pace tra Comune e SSC Napoli anche se non è Pasqua. Quel giorno gli azzurri affronteranno la Roma al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Comune e Società si muovono su un doppio binario. Val a dire sanare - da un punto di vista amministrativo - la situazione del dare e dell'avere dal 2015 al 2018 cioè di questi anni senza convenzione in cui la gestione del San Paolo è stata a «domanda a servizio individuale», ovvero il Napoli affitta lo stadio il giorno prima della gara con i mezzo una serie di lavori fatti sia dalla Società che dal Comune e le tariffe che sono cambiate. Parallelamente, si discute anche di una convenzione che andrebbe in vigore a partire dal prossimo anno quando la struttura di Fuorigrotta non sarà più un cantiere - è interessato dai lavori per le Universiadi di luglio 2019 - e avrà una spetto molto più dignitoso: ci saranno i bagni, la pista di atletica nuova, l'illuminazione a luci led, i sediolini nuovi, i tabelloni, il rifacimento spogliatoi e molto altro. Il vecchio e glorioso San Paolo sarà di sicuro più accogliente. Come far convergere due rette parallele? Comune e Società stanno valutando una strada per un accordo che non sia la convenzione per più anni - impossibile da fare dati i lavori in corso - ma una concessione che consentirebbe al Comune di incassare una cifra forfettizzata e di scongiurare un contenzioso con la Società e al Napoli di risparmiare. Conti alla mano, a De Laurentiiis giocare al
San Paolo costerà - senza accordo - una cifra tra i 4 e i 6 milioni. In regime di convenzione, al netto della manutenzione del terreno di gioco, non si arrivava a un milione. La Società ogni volta che il Napoli gioca a Fuorigrotta deve versare il 10% dell'incasso oltre alla tariffa. L'equilibrio potrebbe essere trovato a metà strada. Con un De Laurentiis di sicuro più ammorbidito perché ha la certezza del cronoprogramma dei lavori e che a dicembre si inizieranno a installare anche i sediolini nuovi. Con un po' di fortuna se il Napoli passasse il girone di Champions potrebbe disputare gli ottavi con i sediolini nuovi.
A benedire l'operazione c'è naturalmente il sindaco de Magistris cauto ma ottimista. «La partita si può vedere da tante angolazioni. Non ce ne è una sola» dice rispetto al suo ritorno in tribuna autorità accanto al presidente De Laurentiis. «Noi lavoriamo - dice l'ex pm - perché la cooperazione possa essere sempre migliore anche quando subiamo condotte ingiuste e perché le interlocuzioni istituzionali siano migliori nonostante i comportamenti che altri hanno voluto assumere nelle settimane scorse e nei mesi precedenti». Il sindaco è contento che i lavori allo stadio procedono bene in vista delle Universiadi. «Sui lavori - afferma - si registra una cooperazione molto migliorata con la società Calcio Napoli. Finalmente lo stadio avrà quella svolta che i tifosi aspettavano da tempo e in cui noi abbiamo creduto sempre anche quando c'erano polemiche pretestuose e ingiuste». Dal sindaco l'auspicio che «si lavori tutti nella stessa direzione affinché i lavori possano essere i migliori possibili, nel più breve tempo possibile e con il minor disagio possibile, tenendo presente che qualche disagio è inevitabile quando ci sono interventi in corso». Un de Magistris che non esita a da mettere che «stanno andando avanti incontri sulla vicenda stadio tra l'assessore Borriello e il capo di gabinetto e io ne sono infirmato». Per il resto, vale a dire su un eventuale accordo ha i piedi ben piantati in terra però si vede che è abbastanza sereno: «Avremo la convenzione quando ci saranno le forme» il suo pensiero.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino