La paura ai tempi dei social si diffonde velocemente e accade che un sisma di magnitudo 2.0 diventi evento parossistico, con scene di panico e gente in strada. Ma ieri alle 11.11...
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L'evento più intenso si è registrato alle 16.55 di giovedì e aveva magnitudo 2.3, mentre quello di ieri alle 11.11 magnitudo 2.0. Gli epicentri sono tutti addensati intorno all'area craterica, con profondità sotto i 3 chilometri, a conferma che si tratterebbe di fenomeni legati alla subsidenza dell'edificio vulcanico e non a spostamenti di magna, che si troverebbe molto più in profondità. Le rocce che compongono l'edificio vulcanico cambiano con il tempo la propria caratteristica reologica, compattandosi, e questo spiegherebbe la subsidenza di 5-6 centimetri registrata dal 2012 a oggi. Le misure periodiche eseguite dai tecnici dell'Osservatorio Vesuviano non mostrano deformazioni del suolo imputabili a fenomeni vulcanici, come riferito nei bollettini ufficiali pubblicati dall'ente. In cima, invece, ci sarebbero delle variazioni in quota che evidenziano la lieve subsidenza verosimilmente dovuta a processi di compattazione e/o scivolamento di terreni poco coerenti. Si tratta quindi di fenomeni continuativi. Un esempio? Nel corso del solo mese di ottobre al Vesuvio sono stati registrati 177 terremoti, con un episodio di magnitudo massima 2.5, di cui 111 eventi sono stati registrati nel corso di ben tre sciami sismici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino