Napoli, la protesta dei vigili: raduno al Plebiscito nel giorno da bollino nero per il traffico

Napoli, la protesta dei vigili: raduno al Plebiscito nel giorno da bollino nero per il traffico
L’avevano annunciato a fine agosto: «Se non ci sarà attenzione alle nostre problematiche noi vigili siamo pronti a tutto, anche allo sciopero». I...

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L’avevano annunciato a fine agosto: «Se non ci sarà attenzione alle nostre problematiche noi vigili siamo pronti a tutto, anche allo sciopero». I sindacati Rsa e Uil sono stati di parola e, in assenza di ascolto, hanno deciso di aprire il fronte della protesta. Lo faranno nel giorno più delicato per la viabilità napoletana: il 15 di settembre, mercoledì prossimo, quando la città ritroverà il traffico della riapertura delle scuole, quello che mette in crisi definitivamente la scalcagnata viabilità partenopea.

Non si tratta della consueta protesta per le condizioni di lavoro né per il salario (motivazioni che pure sarebbero state importanti). I vigili di Napoli si convocano in piazza del Plebiscito dalle 10 alle 14 (e saranno protagonisti di assemblee per l’intera giornata), perché avevano chiesto di non essere lasciati allo sbaraglio nei giorni difficili della ripartenza della città e, soprattutto, perché ci sono 144 agenti a tempo determinato che vedranno scadere il loro contratto a ottobre e non hanno ancora certezze sul futuro. 

A Napoli attualmente ci sono circa 1.300 vigili, la maggioranza con un’età superiore ai sessant’anni: cancellare dal Corpo 144 giovani neoassunti sarebbe un colpo letale alla vita della città, oltre che un dramma lavorativo per 144 famiglie.

La data di mercoledì prossimo non è stata scelta a caso. Era già stata annunciata nelle forti dichiarazioni di annuncio del 25 di agosto perché rappresenta, ufficialmente, il ritorno di Napoli nel caos della viabilità. Ripartiranno le scuole e, per la prima volta dall’avvento del Covid, il “vero” traffico partenopeo si troverà a fare i conti con la chiusura della Galleria Vittoria: la paralisi non è semplicemente annunciata, è ufficialmente attesa. Tanto da imporre a Palazzo San Giacomo la ricerca affannosa di soluzioni che, attualmente, si concentrano quasi esclusivamente sull’ipotesi di una richiesta di ottenere passaggi gratuiti in Tangenziale nelle ore più drammatiche della viabilità.

Per il resto non c’è un piano-traffico già predisposto per le giornate più complicate. Tutto è lasciato nelle mani della polizia municipale che dovrà (dovrebbe) scendere in strada con forze superiori al solito nei momenti di maggiore intensità di traffico. Ma se nel giorno più delicato ci sarà la manifestazione, quelle forze non solo non potranno essere aumentate ma saranno ridotte a lumicino. 

I due sindacati che organizzano la protesta, Rsa e Uil raccolgono attualmente più dell’80% del personale della polizia municipale. Allo stato attuale tutti gli iscritti hanno annunciato che aderiranno alla giornata di assemblee e manifestazioni: se i numeri fossero questi annunciati alla vigilia, la città si ritroverebbe totalmente senza presidio della polizia municipale e il progetto di gestione del traffico nel giorno più delicato dell’anno sul fronte della viabilità, andrebbero a farsi benedire.

Ai vigili, a partire proprio dal 15 di settembre, verrà ufficialmente chiesto, nelle ore più intense, di presidiare strade e piazze maggiormente aggredite dal traffico (da via Acton a piazza Mazzini, dal Corso Vittorio Emanuele a piazza Garibaldi, dal corso Umberto a piazza Vittoria), gli stessi agenti, in massa, dovrebbero poi spostarsi a garantire la tutela dalla sosta selvaggia nei pressi degli istituti scolastici, il rispetto del distanziamento e l’utilizzo delle mascherine davanti ai cancelli delle scuole, poi dovrebbero tornare a gestire il traffico fino all’orario di uscita quando sarebbero chiamati a ripetere le operazioni anti caos scolastico. La loro assenza, insomma, rischia di farsi sentire in maniera poderosa. 

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Il Mattino