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Vernice, scritte, disegni e graffiti di ogni genere. In questo modo sono stati sfregiati – ancora una volta – i bassorilievi al di sotto della statua di Giambittista Vico nella villa comunale. L'ennesimo scempio nel cuore del giardino settecentesco che proprio in questi giorni, è al centro di numerose polemiche ed ipotesi di recupero.
Una serie di dibattiti nati dall'idea di affido delle aree verdi ad associazioni private, come Premio Greencare Aps, che il primo cittadino Luigi de Magistris ha commentato così: «È impensabile che la villa comunale possa essere privatizzata, ma non capisco quale sia lo scandalo se il mondo del privato fa qualcosa anche per la città e dà una mano su un bene comune».
Un bene simbolo della storia e dell'arte partenopea che, mai come ora, vive giorni difficili tra i cantieri della metro, lo scempio dei giardini e gli imbratti ai monumenti. «Anche la statuta del filosofo – commenta il presidente del “Comitato Portosalvo” Antonio Pariante – sembra voler guardare altrove.
Proprio in questo senso, dal comitato Portosalvo, arriva la richiesta d'impiego delle guardie ecozoofile. Un corpo di volontari formati e pronti a prevenire e nel caso perseguire i reati ambientali. «Le guardie ecozoofile – conclude Pariante – potrebbero essere una valida alternativa al degrado a cui assistiamo. Figure professionali pronte a scendere in campo perchè già impiegati altrove in servizi del genere. Una misura di prevenzione che potrebbe essere presa nell'immediato e senza troppi sforzi. Ci auguriamo quindi che anche l'amministrazione comunale, invece di pensare ad ulteriori soluzioni, possa prendere in considerazione questo tipo di alternativa».
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