Napoli, una “Palla demolitrice” al Vomero: opera-provocazione di D'Agostino contro le buche

Installata in via Merliani, dove l'ennesimo dissesto attende di essere riparato

Una "palla demolitrice" al Vomero
Curiosità e non solo per l'ultima opera, realizzata dell'artista partenopeo, Ruben D'Agostino a Napoli. Da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Curiosità e non solo per l'ultima opera, realizzata dell'artista partenopeo, Ruben D'Agostino a Napoli.

Da qualche tempo in via Merliani, al Vomero, una buca stradale aspetta di essere riparata. Recintata più volte ma non ancora sistemata, la buca ha stimolato la fantasia provocatoria dell'artista contemporaneo, già noto per le sue azioni di resistenza Civica.

«Con la “Palla demolitrice” schiantata al suolo, voglio rappresentare la deliberata intenzione distruttiva in corso nella nostra città da parte di tutti ed a tutti i livelli» dice D'Agostino. 

«L'assoluta inadeguatezza di controlli induce chiunque alla totale, indiscriminata ed estrema libertà di azione sul territorio partenopeo - prosegue l'artista - la palla demolitrice installata su una delle tantissime buche simboleggia l'intenzione di chiunque si trovi a Napoli di maltrattarla tanto, «nisciun se ne importa». Ma così non è... ed i Napoletani si stanno risvegliando e mobilitando per difendere la loro citta'. Con le mie provocazioni d'arte e le azioni civiche dell' avvocato Fabio Procaccin, cerchiamo di accendere continui riflettori sulle molteplici precarietà di questa meravigliosa città. Ringrazio Antonio Malva e Valeria Ricci per il loro costante ausilio».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino