Napoli zona rossa, protestano operatori sociosanitari e artigiani di San Gregorio Armeno

Napoli zona rossa, protestano operatori sociosanitari e artigiani di San Gregorio Armeno
C'erano gli striscioni, i megafoni e le bandiere questa mattina a dare il buongiorno ai rappresentanti della Regione Campania a palazzo Santa Lucia. Operatori socio sanitari e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

C'erano gli striscioni, i megafoni e le bandiere questa mattina a dare il buongiorno ai rappresentanti della Regione Campania a palazzo Santa Lucia. Operatori socio sanitari e rappresentanti delle botteghe artigiane di San Gregorio Armeno hanno inscenato una protesta per chiedere assistenza e rispetto dei loro diritti. Per i primi, gli Oss, le rimostranze riguardano ancora una volta lo scorrimento delle graduatorie concorsuali che risultano troppo lente. Dei 1.800 operatori pronti ad essere assunti ne sono stati stabilizzati solo 700. Troppo pochi se si pensa che proprio in questo periodo di pandemia il loro lavoro è stato, e continua ad essere, essenziale per fronteggiare il virus. 

«Abbiamo accettato un contratto a tempo determinato – affermano Silvia Mauro e Carlo Nunneri – perché abbiamo sentito una forte responsabilità in quest'ultimo anno di covid. Una responsabilità di cui comunque non vogliamo rimanere vittime. Temiamo che invece sia solo l'ennesimo tentativo di tenerci in una situazione di stallo che ormai è diventata insopportabile. Inoltre c'è da sottolineare che nel tempo sono stati fatti altri concorsi con nuove assunzioni. Tutto questo è incredibile se si pensa che genera solo altro precariato. Non vogliamo il premio Nobel, vogliamo solo lavorare e farlo con tutte le garanzie che ci siamo meritati sul campo». 

Una protesta, quella degli operatori socio sanitari, che si accompagna a quella dei maestri artigiani della via dei presepi. Una strada sempre più al centro delle polemiche e per cui gli stessi lavoratori, chiedono garanzie immediate. «Sono state fatte varie proposte questa mattina – afferma il presidente dell'associazione botteghe di San Gregorio Armeno Gabriele Casillo – all'assessore regionale al lavoro Antonio Marchiello. Prima di tutto abbiamo suggerito finanziamenti a fondo perduto e a tassi agevolati e poi chiediamo che la nostra strada sia inserita nei luoghi Covid free per il turismo, perché è l'unico modo per iniziare a richiamare i turisti. Inoltre siamo interessati alla proposta dell'assessore al turismo Felice Casucci che già dal prossimo anno vuole iniziare a promozionare la nostra arte in giro per il mondo. Tutto questo però non ci basta e sicuramente vigileremo sugli sviluppi di quanto discusso stamane. Abbiamo avuto perdite eccessive e molte botteghe potrebbero chiudere. Questo sarebbe un danno gravissimo per la strada dell'arte più famosa di Napoli, punto di interesse fondamentale per il centro storico patrimonio dell'Unesco». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino