Natale con il Covid, luci sulle piazze vuote: la variante Omicron gela il turismo

Natale con il Covid, luci sulle piazze vuote: la variante Omicron gela il turismo
Le restrizioni imposte dal governatore Vincenzo De Luca si ripercuotono sui flussi turistici di Natale e Capodanno verso le località più gettonate del golfo di...

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Le restrizioni imposte dal governatore Vincenzo De Luca si ripercuotono sui flussi turistici di Natale e Capodanno verso le località più gettonate del golfo di Napoli. Da ieri è in vigore l'ordinanza che impone lo stop in Campania alle feste all'aperto. Provvedimento che, come una ghigliottina, si è abbattuto sugli eventi programmati dalle amministrazioni locali. Una stretta che ha avuto le maggiori ricadute tra Sorrento, Capri e Ischia, dove si programma per i residenti ma senza perdere di vista la necessità di organizzare appuntamenti di richiamo per i turisti. In Costiera le amministrazioni hanno cancellato tutti gli eventi di piazza, lasciando invariato il cartellone per quanto riguarda gli spazi chiusi. 

In concreto, a Sorrento, sono stati eliminati dal programma della rassegna «M'Illumino d'Inverno» la tradizionale accensione del «Ciuccio di fuoco» del pomeriggio del 31 dicembre e l'intrattenimento con musica live in piazza Tasso nelle ore a cavallo tra la sera di San Silvestro e le prime ore del nuovo anno. Manifestazioni che avrebbero richiamato nel cuore del centro cittadino migliaia di persone nell'impossibilità di assicurare il necessario distanziamento sociale. A Capri luminarie accese nella Piazzetta e lungo le strade, ma niente eventi pubblici. Programma in tono minore anche nei Comuni dell'isola di Ischia

Taglio degli eventi che non può non avere ripercussioni anche sui flussi turistici che, come avviene di solito, per Natale e Capodanno sono rappresentati quasi esclusivamente da connazionali che si spostano dal Nord verso il Sud del Belpaese. Non mancano, però, turisti che arrivano dall'estero, seppure in misura limitata e non a gruppi. E quest'anno sono ancora meno a causa delle limitazioni agli ingressi dai Paesi dove l'emergenza sanitaria desta più allarme. E così gli operatori si trovano a fare i conti con le disdette e il calo degli arrivi rispetto alle rosee previsioni di appena qualche settimana fa. «Più che le cancellazioni, per ora arrivate in misura tutto sommato esigua, allarma il forte rallentamento delle nuove prenotazioni per il periodo delle feste - spiega il tour operator e albergatore di Sorrento, Gino Acampora -. I clienti sono confusi e preoccupati: è chiaro bisogna insistere con le vaccinazioni il più possibile altrimenti non ne usciamo». Timori che, immancabilmente, si ripercuotono sul comparto dell'incoming, fondamentale propulsore per l'economia della penisola sorrentina, prima industria dell'accoglienza del Mezzogiorno d'Italia. 

Anche se, per ora, come ha evidenziato Acampora, chi ha già prenotato non sembra intenzionato ad annullare la propria vacanza, chi deve organizzarla si guarda ancora intorno prima di decidere. In pratica si punta molto sul last minute, come avviene anche ad Ischia. «Diverse strutture hanno riaperto - conferma il sindaco Enzo Ferrandino - ma negli ultimi tempi abbiamo rilevato una riduzione delle prenotazioni. Speriamo in un'impennata nei prossimi giorni, in prossimità del Capodanno, che possa consentirci di ritornare ai livelli delle festività degli anni pre-Covid». Come detto anche ad Ischia l'ordinanza di De Luca ha portato alla cancellazione degli eventi di piazza. «Però - chiarisce il sindaco Ferrandino - è giusto tener conto anche delle preoccupazioni per gli aumenti dei contagi, sebbene è chiaro che non siamo ai livelli di massima crisi dell'anno scorso, quando abbiamo raggiunto numeri di decessi e ospedalizzazioni esorbitanti rispetto a quelli attuali». Se Sorrento e Ischia si preparano comunque ad accogliere i turisti di Natale e, soprattutto, di Capodanno, a Capri i flussi sono pari a zero. «Le nostre strutture sono tutte chiuse - evidenzia il presidente di Federalberghi dell'isola azzurra, Sergio Gargiulo -. Da noi le feste non garantiscono molte presenze, anche se in passato, per Capodanno, qualche attività apriva. Ora siamo tutti chiusi». Per fortuna si può guardare con ottimismo alla prossima stagione: «Per l'estate le premesse sono ottime - conclude Gargiulo - dobbiamo solo sperare che la situazione si normalizzi». 

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Il Mattino