Nella Pompei romana un marchio di produzione del pane a garanzia del consumatore

Nella Pompei romana un marchio di produzione del pane a garanzia del consumatore
Dalla raccolta del grano al banco di vendita: il dietro le quinte della filieta del pane nella Pompei romana già dotata di marchio a tutela del consumatore. Nel 79 dopo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dalla raccolta del grano al banco di vendita: il dietro le quinte della filieta del pane nella Pompei romana già dotata di marchio a tutela del consumatore. Nel 79 dopo Cristo i pompeiani erano i maestri dell'arte bianca e garantivano qualità e fragranza del prodotto alla clientela.


Nella catena di produzione del pane si partiva con l’umidificazione del grano (con acqua e sale) per ottenere una farina più bianca; seguivano la macinazione e l’impasto della farina con acqua e lievito, la lievitazione della pasta, la sua levigazione e la creazione delle pagnotte successivamente infornate per la cottura.

A Pompei erano attivi più di 40 panifici con un’articolazione abbastanza regolare. Le macine in pietra lavica, azionate da schiavi o asini, erano uno degli elementi più caratteristici ed erano costituite di due parti principali, una inferiore a forma conica su cui si impostava quella superiore a clessidra.

Ambienti per far riposare la pasta erano solitamente posizionati vicino ai forni per la cottura, in modo che il calore potesse agevolarne la lievitazione. Spesso al panificio era associata una stalla dove risiedevano gli animali da lavoro utili sia per muovere le macine sia per trasportare la merce. Il pane era venduto in pagnotte tonde già suddivise in spicchi per facilitarne il taglio; un marchio impresso ne indicava il produttore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino