Un tormento la questione del pignoramento di 120 milioni ottenuto dal Consorzio Cr8 che pende sulle casse del Comune. Le finanze di Palazzo San Giacomo - e anche gli stipendi dei...
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Insomma al netto dell'accordo, ancora in fieri, pure se la Corte d'Appello concedesse la sospensiva non risolverebbe il problema del vincolo a cui sono soggetti i 120 milioni. È stato il Tesoriere nelle vesti del Banco di Napoli che all'atto del pignoramento ha vincolato quei soldi. E l'Avvocatura, assorbito il colpo del rigetto dell'articolo 700 si sta preparando ad nuove azioni che dovrebbero avere risultati positivi. Nella sostanza il Comune è un ente in predissesto, ha aderito a una legge e le somme in cassa sono a loro volta sotto vincolo della Corte dei Conti, unico ente a decidere se possono essere vincolate o meno ad altri scopo rispetto all'amministrazione dell'ente stesso. Su questo punto l'Avvocatura guidata da Fabio Ferrari, ritiene di avere buone carte da giocare perché sin dall'anno scorso il Tribunale ha accolto questa tesi su altre richieste di pignoramento. Poi c'è la via politica, forse la più importante e risolutiva. Di questo credito vantato dal Consorzio la parte in quota Comune è sugli 8 milioni, la restante è in quota Governo. Di qui la grande attesa sugli incontri romani - si dovrebbero tenere nell'ultima settimana del mese - che tanto l'Avvocatura quanto il livello politico del Comune dovrebbero avere con i tecnici della presidenza del Consiglio e con il sottosegretario Maria Elena Boschi che ha ereditato dall'attuale ministro per il Sud Claudio De Vincenti un tavolo al riguardo messo in piedi nell'era renziana.
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Il Mattino