Notte di terrore ad Afragola, spaccata al bar con l'auto-ariete: «Un terremoto»

Notte di terrore ad Afragola, spaccata al bar con l'auto-ariete: «Un terremoto»
Spaccata notturna ad un bar tabacchi di Afragola. Nel mirino di una banda di malviventi il Caffè Storico, in via Pietro Nenni nel popoloso quartiere di San Marco. I ladri,...

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Spaccata notturna ad un bar tabacchi di Afragola. Nel mirino di una banda di malviventi il Caffè Storico, in via Pietro Nenni nel popoloso quartiere di San Marco. I ladri, utilizzando un'auto a mo' di ariete lanciato a tutta velocità, hanno sfondato le porte di ferro e la vetrina con tanta violenza da far crollare anche parte della murature delle pareti esterne dove erano stati cementati i pesanti telai delle porte di ingresso. Avuta via libera i malviventi hanno fatto irruzione nei locali del bar tabacchi rubando a piene mani pacchetti e stecche di sigarette, gratta e vinci delle lotterie istantanee e tutto il denaro contante dalla casa. Un vero macello combinato in una manciata di minuti. Probabilmente l'auto utilizzata come un possente grimaldello è stata lanciata con le vetrine del bar a marcia indietro, per non compromettere la funzionalità del motore, tanto che quando è arrivata una volante del commissariato di polizia di Afragola i poliziotti non hanno trovato altro che macerie e parte di carrozzeria e paraurti.


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L'allarme è stato lanciato dai residenti di Via Nenni, che hanno tempestato di telefonate il centralino del 113, dopo essere stati svegliati nel cuore della notte dal fortissimo rumore simile al boato di una scossa di terremoto, come hanno poi hanno dichiarato agli inquirenti. Sul posto si è precipitato il titolare del bar, C.G., 43 anni di Afragola, davvero molto infuriato davanti allo scenario di devastazione del suo locale riaperto solo da pochi giorni, dopo la prolungata chiusura per le misure anti epidemia. E ai due mesi di mancati introiti ora anche la mazzata del furto. I danni sono ingenti. Ad una prima stima ammonterebbero a diverse migliaia di euro, perché al valore della refurtiva il titolare sarà costretto ad aggiungere i costi per eseguire i lavori per riparare i danni.
 

Gli investigatori non escludono che ad agire siano stati elementi della malavita locale, che hanno studiato le modalità con le quali portare a segno il furto, e soprattutto quale percorso seguire nella fase della fuga per evitare possibili incroci con le pattuglie notturne di polizia e carabinieri. Gli agenti hanno acquisito non solo i video delle telecamere di video sorveglianza del bar ma anche quelle ubicate in un raggio di cinquecento metri, per tentare di individuare elementi utili per indentificare la banda che da circa due-tre anni imperversa con decine e decine di furti commessi con questa tecnica e che sono diventati il terrore dei titolari di esercizi commerciali di qualunque settore merceologico non solo ad Afragola, ma anche nei comuni vicini: da Casoria a Caivano, da Frattamaggiore Cardito e Crispano. Nei due mesi e mezzo di lockdown puro in questa zona non si era registrata nemmeno una spaccata. E' bastato poi un quasi liberi tutti, e si è dovuta registrare ( 27 aprile) la tragica fine di un poliziotto in servizio alle volanti di Napoli, morto nello scontro con l'auto dei malviventi sopresi a smontare un bancomat nella zona di Capodichino. Due settimane dopo ( 12 maggio) ad Aversa due rapinatori feriscono a colpi di pistola un poliziotto e un vigilantes, prima fuggire con 100mila euro. La notte dopo ( 13 maggio) la banda della gru tenta di portarsi via il bancomat del Banco di Napoli a Caivano. E siamo appena a due settimane dal liberi tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino