Cinque parate dell'orgoglio sono in programma per il quinto weekend dell'Onda Pride, la grande manifestazione organizzata da Arcigay e dalla rete di associazioni del...
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Giornata dell'orgoglio anche per Napoli: Mediterranean Pride of Naples 2017 dà appuntamento alle 16 in piazza del Municipio, per poi attraversare la città e raggiungere via Partenope, all'altezza di Castel dell' Ovo, dove sarà allestito il palco per gli interventi delle associazioni e delle istituzioni. Prefesta in piazza San Domenico già nella notte. Sabato 24 giugno, è tempo di Pride a Catania: appuntamento alle 17:30 in piazza Cavour, da dove il corteo partirà e percorrerà tutta la via Etnea fino a piazza del Teatro Massimo. Interverranno il sindaco di Catania, Enzo Bianco, i rappresentanti politici e sindacali, e i portavoce delle associazioni.
Inoltre, dopo l'esordio dello scorso anno, è confermato anche quest'anno l'appuntamento a Latina con il Lazio Pride: la manifestazione si svolgerà a partire dalle 17 in Viale Italia, con testimonianze, eventi e tanta musica di qualità. Interverrà con una diretta video anche Tiziano Ferro, tra i promotori dell'iniziativa. Si tinge di arcobaleno anche Milano, che dà appuntamento domani alle 14.30 in piazza Duca d'Aosta, da dove il corteo partirà per attraversare la città e terminare in Porta Venezia: sarà allestito il palco per i discorsi politici e un concerto. Infine è partita già oggi la tre giorni del Perugia Pride Village, che stasera entrerà nel vivo con il corteo in programma alle 22,30 in Borgo XX Giugno e che proseguirà fino a domenica con dibattiti e musica ai Giardini del Frontone.
«L'Onda Pride è nel pieno della sua vitalità - commenta Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay - e le cinque manifestazioni in programma per questo fine settimana sono la bella fotografia di un Paese attraversato capillarmente, da nord a sud, dalla mobilitazione delle persone lgbti e dalla loro richiesta di diritti. Non possiamo però non soffermarci sulle ombre che alcuni di questi appuntamenti portano con sé: tanto a Milano quanto a Perugia, abbiamo assistito nei giorni scorsi a una dialettica a dir poco sconfortante tra mondo lgbti e istituzioni. Faccio riferimento in particolare al patrocinio negato dalla Regione Lombardia al Milano Pride e ancora di più al patrocinio concesso e poi revocato dalla Giunta comunale al Perugia Pride Village. Attraverso questi episodi passa un fatto incontrovertibile: le forze politiche di centrodestra, per quanto vogliano rappresentarsi come moderate o addirittura liberali, sono in realtà attraversate dai peggiori rigurgiti di una destra radicale, razzista e omotransfobica, che non ha nulla a che fare con le destre europee, che in altri Paesi hanno addirittura promosso il matrimonio egualitario», conclude Piazzoni Leggi l'articolo completo su
Il Mattino