Materassi, sedie, sgabelli, poltrone, sacchetti di rifiuti indifferenziati e una lunga fila di cassonetti quasi sempre stracolmi. E' il desolante spettacolo di piazza...
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Da ormai diversi anni si susseguono i progetti per la riqualificazione della zona. I progetti, però, fino ad oggi si sono praticamente persi nel nulla. Un piccolo, flebile, barlume di speranza è dato dall'affidamento della chiesa di Gesù e Maria ad una associazione del terzo settore che dovrebbe procedere - la raccolta fondi è in corso - a riqualificarla e a riaprirla definitivamente al pubblico. La speranza, infatti, è che l'intero complesso possa essere riconvertito e "aperto" al quartiere che, ad oggi, lo vede solo come una enorme cattedrale - abbandonata - nel deserto.
«Ho chiesto centinaia di volte l'intervento di Asìa per normalizzare le condizioni di questa piazza - spiega il consigliere della II Municipalità Vincenzo Angrisano - ma non ho mai ricevuto effettiva risposta. In altre zone della città dopo numerose segnalazioni si sta cercando di intervenire per risolvere il problema degli ingombranti e le incivilità da parte di alcuni cittadini, qui inspiegabilmente non si riesce a intervenire. Praticamente qui c'è di tutto - prosegue Angrisano - il mobilio sversato in strada potrebbe arredare un appartamento».
L'esponente del parlamentino di piazza Dante ha poi rincarato la dose: «I fondi che il Comune di Napoli mette a disposizione di Asìa per la gestione dei rifiuti ingombranti sono scarsi. Praticamente a febbraio di ogni anno - prosegue il consigliere municipale - il budget si esaurisce e assistiamo a situazioni di questo genere. La particolare conformazione di questa parte della città, inoltre, favorisce l'opera degli incivili che vengono a depositare gli ingombranti anche in pieno giorno certi di restare impuniti».
Probabilmente solo l'installazione di qualche telecamera di videosorveglianza - unita ad una presenza più costante da parte degli ispettori ambientali - potrebberto risolvere definitivamente lo spinoso problema di piazza Gesù e Maria. Gli "occhi elettronici" oltre a identificare gli incivili che sversano quotidianamente tonnellate di rifiuti in uno degli slarghi più caratteristici della città, potrebbero rappresentare un serio argine anche all'attività dei parcheggiatori abusivi che a piazza Gesù e Maria procede praticamente indisturbata. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino