A Ponticelli il pericolo è dietro l’angolo. Quello tra via Isidoro Fuortes e via Francesco Maria De Luca. E’ qui che si trova l’accesso del varco che...
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Addentrarsi all’interno di questa caverna urbana è difficile e rischioso. L’asfalto è ricoperto da un tappeto di siringhe e da centinaia di rifiuti. Scarti di lavorazione, elettrodomestici, frammenti di auto e scooter. Tutto quello che è stato accumulato nel corso degli anni e mai rimosso.
«Questa situazione la denunciamo da tempo – dichiara Pietro Liberti dell’associazione “Porchiano bene comune” – ma nessuno ci ascolta. Si accede senza problemi perché la galleria non è protetta. Non ci sono barriere e questo rende tutto più rischioso. Alle spalle delle erbacce c’è una discarica ancora in uso ed in cui viene gettata ogni cosa. Oltretutto questo è ancora luogo di ritrovo per clochard e tossicodipendenti».
Un ricovero per tossici e senzatetto. Una galleria abbandonata a due passi dal centro e dalle scuole della zona. Anche per questo i cittadini si sentono in pericolo e chiedono aiuto. La strada viene attraversata da decine di bambini ogni giorno e questo crea non poche preoccupazioni.
«Vogliamo tutelare i nostri figli – conclude Liberti – perché il posto è insicuro. Questo immondezzaio attira centinaia di animali che spesso attraversano la strada e finiscono nei palazzi limitrofi. Ci stiamo attivando con una petizione popolare per una pulizia ed una messa in sicurezza. Ma il comune che non deve lasciarci soli. Ponticelli è tra i quartieri più popolosi della città e non può essere dimenticato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino