Waterfront, l'Anticorruzione apre un fascicolo contro il Comune di Portici

I lavori al porto di Portici
PORTICI - L’Anticorruzione mette l’appalto del waterfront sotto la lente di ingrandimento. L’autority guidata da Raffaele Cantone ha aperto «un procedimento istruttorio...

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PORTICI - L’Anticorruzione mette l’appalto del waterfront sotto la lente di ingrandimento. L’autority guidata da Raffaele Cantone ha aperto «un procedimento istruttorio nei confronti del Comune di Portici» per accertare eventuali anomalie nell’appalto per i lavori sul lungomare.


Una settimana fa era stato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a spegnere le speranze di una rapida soluzione della vicenda e chiarire una volta per tutte che senza la rendicontazione delle opere al prossimo 31 dicembre bisognerà trovare nuovi finanziamenti per completare l’opera.



Adesso è l’Autorità Nazionale Anticorruzione ad accendere i riflettori sulla più grande opera pubblica messa in cantiere in città negli ultimi decenni e sul più eclatante esempio di «irresponsabilità politica pre elettorale», come lo ha definito il presidente della Regione partecipando la scorsa settimana agli Stati generali del Turismo sostenibile a Pietrarsa.

Gli ispettori dell’ufficio Vigilanza Lavori, coordinati dall’ingegnere Carlo Cresta, lavorano al fascicolo numero 3800/15 e stanno passando al setaccio tutti gli atti della procedura amministrativa che dal bando di gara ha portato, attraverso un percorso alquanto travagliato, all’aggiudicazione della gara a una ditta cui è stato prima consentito di aprire il cantiere, salvo poi, bloccarlo dopo pochi giorni. Il problema era nato nel momento in cui erano emerse – a giudizio del Comune – presunte irregolarità nella documentazione presentata dalla ditta aggiudicataria.



Lavori partiti, colata di cemento, carpentieri all’opera, betoniere in movimento poi arriva lo stop. Partono i ricorsi al Tar – come sempre accade in queste circostanze – mentre il Comune continua a ostentare sicurezza e fiducia nella possibilità di salvare i finanziamenti europei e terminare i lavori. E intanto si comincia a porre il problema dei costi sostenuti dalla ditta per le prime opere effettuate. Chi pagherà queste spese all’impresa? Poi, nei giorni scorsi, un nuovo colpo di scena. La commissione di gara rivede la graduatoria e assegna l’appalto alla ditta terza classificata. Nel frattempo agli inizi di questa settimana, il Comune si riappropria dell’area di cantiere che era nelle mani della prima ditta e dispone di interdire tutti gli accessi alla passeggiata a mare affidando gli spazi al direttore dei lavori e ordinando nel contempo di vigilare l’ex cantiere.

Di fatto dunque, tutto il tratto di costa da Villa d’Elboeuf a Pietrarsa dovrebbe esser interdetto a tutti, da quelli che continuano a frequentare le spiagge agli sportivi che praticano quotidianamente jogging. Praticamente impossibile, come hanno dimostrato le esperienze dei mesi scorsi.

Al Comune dovrebbe essere stata notificata la richiesta formale di atti da parte dell’Anac datata primo ottobre, anche se nel fascicolo della procedura figurerebbero già molti atti della gara inviati all’Autority a corredo di una serie di esposti indirizzati all’ufficio guidato dall’ex pm, Raffaele Cantone.


Da via Campitelli nessuna notizia ufficiale circa le ultime evoluzioni della vicenda ma è ormai evidente che sul warterfront cittadino si addensano nuvole sempre più nere. E intanto, sempre a proposito delle opere finanziate coi fondi europei, è di ieri la notizia che la Regione ha avviato le procedure di revoca dei finanziamenti erogati ai Comuni per tutti quei cantieri non ancora avviati. Le prime note ufficiali sono state già recapitate ad alcune amministrazioni locali come quella di San Giorgio a Cremano. Problema che coinvolge anche Portici dove i lavori per piazza San Ciro non sono mai partiti.

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Il Mattino