Posillipo, torna Marinella: «Sarà il nostro portavoce»

Posillipo, torna Marinella: «Sarà il nostro portavoce»
Che non si parli di circolo litigioso, anche se si va spesso al voto. Domenica 8 maggio il Posillipo torna alle urne. Fair play tra Bruno Caiazzo e Aldo Campagnola chiamati a...

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Che non si parli di circolo litigioso, anche se si va spesso al voto. Domenica 8 maggio il Posillipo torna alle urne. Fair play tra Bruno Caiazzo e Aldo Campagnola chiamati a sostituire Filippo Parisio, decaduto il 21 marzo dopo le contemporanee dimissioni dei vicepresidenti Renato Rivieccio e Fulvio Di Martire. E così il voto è ancora la soluzione alla quale il circolo rossoverde è chiamato. Dal 2019 quando Vincenzo Semeraro superò Franco Porzio; due anni dopo, nel settembre del 2021, lo stesso Semeraro fu battuto da Filippo Parisio. Oggi di fronte Bruno Caiazzo, imprenditore e già presidente del club di Mergellina dal 2008 al 2012 e dal 2015 al 2017 e Aldo Campagnola, 56 anni, commercialista, advisor finanziario per acquisizioni aziendali e ristrutturazioni finanziarie di aziende in crisi, professore incaricato presso la facoltà di economia di Salerno, membro dei cda di CIS e Interporto e di diverse società milanesi.



«Le prime due cose che mi riprometto di fare in caso di elezione? Copertura della piscina e pax sociale» dice Caiazzo. Campagnola aggiunge: «Controllo di gestione e tavolo con il Comune per concludere la vicenda dell'acquisto della sede sociale». E poi sottolinea: «Il circolo non è litigioso. A volte c'è una visione diversa delle cose, ma il confronto deriva anche dall'amore per i colori rossoverdi. Tra me e Caiazzo c'è grande fair play e ne è testimonianza la splendida serata passata la sera dell'inaugurazione del nuovo ristorante». Caiazzo e Campagnola, due visioni differenti ma con lo stesso amore rossoverde. Entrambi tengono a sottolineare: lo sport è un pilastro del circolo grazie al quale il circolo può essere tale.

«Gli ultimi successi della pallanuoto - sottolinea l'ex presidente rossoverde - risalgono alla mia dirigenza alla fine degli anni 90 con la vittoria delle coppe dei campioni. Non dimentichiamo che grazie a quelle vittorie abbiamo ottenuto la gestione delle piscine ed il Circolo è conosciuto nel mondo per questo. Non partire dallo sport sarebbe assurdo». E allora perché tanti cambi di presidenza in così pochi anni: «Perché per essere presidenti non ci si può improvvisare. Parliamo di 780 soci, 34 impiegati, 9 sezioni sportive, 70 istruttori. Se si crede che sia tutto semplice si sbaglia di grosso. È una vera e propria impresa. Dobbiamo ricominciare dalla copertura della piscina sollevata a causa della mareggiata e che ha reso impossibile effettuare le leve del nuoto e della pallanuoto. Non c'è nessuna giustificazione perché da due mesi siamo fermi. E poi da pater familias quale mi ritengo per la mia lunga militanza nel circolo nelle vesti più diverse ripartiamo dal dialogo e dal confronto. Il circolo ha bisogno di un presidente total time e non part time».



Campagnola parla della visione di Caiazzo come più conservativa rispetto ad una presidenza innovativa che si può avvalere anche dell'appoggio di Maurizio Marinella, past president «che sarà l'ambasciatore dei colori del Posillipo nel mondo». E aggiunge: «Dobbiamo elevare i nostri servizi di qualità, i servizi interni e quelli diportistici, coprire al più presto la piscina e soprattutto rendere il circolo più fruibile ai giovani, alle famiglie, ai bambini, rendendone sempre più piacevole la frequentazione». Campagnola parla anche di interpretazione manageriale e non padronale del ruolo di presidente, stabilità di un governo del Circolo di tipo aziendalistico al servizio del rilancio dello stesso, risanamento patrimoniale e finanziario. Coinvolgimento dei soci e della loro partecipazione «visto che solo in 200-250 frequentano la casa sociale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino