Pozzuoli, chiuso da dieci anni l’Antiquarium dell’anfiteatro Flavio

Pozzuoli, chiuso da dieci anni l’Antiquarium dell’anfiteatro Flavio
L’ultima visita risale al 2009, dopodiché solo abbandono, polvere e escrementi di piccione.  Stiamo parlando dell’allestimento museale presente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’ultima visita risale al 2009, dopodiché solo abbandono, polvere e escrementi di piccione.  Stiamo parlando dell’allestimento museale presente nell’ambulacro meridionale dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli; una raccolta archeologica di pregio, con reperti provenienti in gran parte dal dissolto Antiquarium puteolano, purtroppo tristemente dimenticata.  

 
Realizzato per incrementare l’offerta turistica, il neo riprodotto Antiquarium puteolano conserva al suo interno statue in marmo di gran pregio, come quella dall’ imperatore Traiano, di sua sorella Ulpia Marciana e ancora, una statua imperiale femminile acefala; una statua loricata imperiale anch’essa acefala, e diverse iscrizioni, tra queste quella indicante:  «Colonia Flavia Augusta/Puteolana pecunia sua» cioè, «la Colonia Flavia Augusta costruì a proprie spese», simbolo dell’orgoglio degli antichi puteolani che a proprie spese realizzarono il nuovo anfiteatro. 

Un’opera mastodontica l'anfiteatro di Pozzuoli, terzo in ordine di grandezza dopo il Colosseo e l’anfiteatro di Capua, magistralmente raffigurato dell’architetto Franco Gizdulich, in un plastico in scala , che fornisce un’interessante confronto tra lo stato attuale di conservazione e l'aspetto in cui doveva apparire nel periodo di massimo splendore, anch’esso, purtroppo, lasciato infelicemente alla polvere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino