Una donna abbracciata ad un uomo attraversano, disgustati in barca, un mare di rifiuti. È la scena provocatoria ritratta dallo street artist Nino Come sulla...
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Il giovane artista partenopeo, già autore nel 2018 dal mega murales “Il Tuffatore”, visibile da chilometri di distanza e ispirato alla celebre icona enigmatica ritrovata in una tomba di Paestum, da anni supporta la battaglia per le spiagge libere, uno degli obiettivi del comitato Monachelle.
L’ex convitto femminile san Paolo di Pozzuoli, conosciuto anche come “delle Monachelle”, a pochi passi dall’arenile di arco Felice, infatti, da luogo di degrado e abbandono, da qualche anno è diventato centro di aggregazione culturale e volano di idee, grazie all’instancabile lavoro di un folto gruppo di associazioni e volontari che nel tempo hanno realizzato: una biblioteca sociale, un laboratorio di falegnameria, ceramica, musica e diversi orti urbani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino