Raccolta a singhiozzo, allarme rifiuti: «Solo a metà maggio verso la normalità»

Raccolta a singhiozzo, allarme rifiuti: «Solo a metà maggio verso la normalità»
Rifiuti: bisognerà aspettare metà maggio per tornare alla normalità. Dopo il 6 maggio riprenderà a funzionare la prima linea del termovalorizzatore di...

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Rifiuti: bisognerà aspettare metà maggio per tornare alla normalità. Dopo il 6 maggio riprenderà a funzionare la prima linea del termovalorizzatore di Acerra, che al momento è ferma per un intervento di manutenzione, e solo allora le ditte incaricate di raccogliere i rifiuti potranno cominciare a lavorare a pieno ritmo. A Napoli ripulita solo in parte Chiaia dove i rifiuti si sono accumulati a causa della rottura di un compattatore, ma restano traboccanti soprattutto i cassonetti della periferia. In particolare nella zona nord, da Miano a Scampia, le strade sono ancora piene di sacchetti e di tutto quello che i napoletani, incuranti della necessità di rivolgersi al servizio ingombranti messo a disposizione da Asìa, continuano a depositare sui marciapiedi: materassi, mobili dismessi, avanzi di lavorazione, calcinacci.


I contenitori per i rifiuti vengono svuotati un po’ a singhiozzo perché nei giorni scorsi il materiale ha continuato ad accumularsi nei tritovagliatori (Stir): non funzionando a pieno ritmo il bruciatore di Acerra, e proseguendo a rilento i trasferimenti dei rifiuti tal quale e dell’umido negli impianti fuori regione, la spazzatura è rimasta nelle fosse d’ingresso e nei piazzali rallentando la lavorazione.  

Fortunatamente, però, in porto ha attraccato una nave della Enki, che si è aggiudicata per 152 euro a tonnellata uno dei lotti messo in gara dalla Sapna (la società della Città Metropolitana incaricata dello smaltimento) ed entro domani saranno portate in Spagna 2500 tonnellate di sacchetti. In queste ultime ore, quindi, gli impianti si sono alleggeriti di un po’ di pattume. Ieri nel tritovagliatore di Caivano è stato possibile conferire regolarmente. Asìa è riuscita a depositate tutta la quota di rifiuti prevista, 400 tonnellate. Qualche rallentamento continua a registrarsi, invece, nel tritovagliatore di Giugliano dove nella notte tra domenica e lunedì si sono registrati problemi a una linea di lavorazione, e nell’impianto di Tufino, dove solo alle 11 di ieri è cominciato il trasporto della spazzatura verso la nave che aspettava in porto. Asia a metà giornata aveva conferito 600 delle 900 tonnellate previste. Un bilancio completo, però, potrà essere fatto solo oggi. Nei giorni scorsi 200 tonnellate erano rimaste accumulate su venti camion, se non si intensificheranno i depositi, i compattatori non potranno tornare in strada e non si potranno eliminare le giacenze. Quella di oggi, però, potrebbe essere una giornata difficile: il martedì, infatti, è previsto lo scarico da parte di tutti i Comuni e quindi ci potrebbero essere nuovi rallentamenti, anche se da Giugliano e Tufino partiranno nuovi carichi verso la nave che resterà in porto fino a domani. La preoccupazione è soprattutto per il fine settimana. All’ufficio flussi della Regione si lavora a regolare i turni in maniera da evitare il caos. L’idea è di dare più spazio a Napoli nella giornata di sabato e mentre le altre province potrebbero conferire soprattutto domenica. Si tratta, ovviamente, di palliativi. Il problema resta: in Campania si producono ogni anno 2 milioni e mezzo di rifiuti di cui il 50 per cento viene smaltito in maniera differenziata. Poi bisogna smaltire i rifiuti prodotti dai tritovagliatori. In sostanza per evitare strade colme di rifiuti la Campania punta, al momento, sull’inceneritore di Acerra e sui trasferimenti fuori regione. Se su una delle due scacchiere nasce un problema i cassonetti inevitabilmente si riempiono. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino