Prova a ripartire pure la politica e lo sguardo è rivolto al primo importantissimo appuntamento elettorale in ordine di tempo: le regionali. Che il governatore uscente...
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Gli otto aprono a un De Luca bis, ma solo a quelle condizioni che emergono dal documento, quasi un programma elettorale in ciclostile. A De Luca riconoscono una gestione della fase emergenziale sufficiente che ha tenuto la Campania lontanissima dal contagio a cinque zero: «Bisogna considerare - si legge - che la Campania è tra le regioni che rispetto al Centro-Nord ha retto meglio, non solo perché il contagio ha colpito di meno il Sud, ma anche per le misure adottate al fine di evitare che esso si espandesse».
Dato al governatore quello che è del governatore i firmatari del documento elencano quello che serve alla Campania del futuro, una critica costruttiva - nei fatti - a buona parte della legislatura regionale che volge al termine. «Bisogna - si legge - stare vicini alle famiglie, spendere i fondi Ue, riorganizzare tutto il comparto della sanità, la rete dei servizi sociali, di fare i conti con l'emergenza ambientale». Serve - il ragionamento degli otto estensori del documento - un De Luca diverso, più aperto all'ascolto e al successivo dialogo. «Abbiamo bisogno, per fare queste cose, che si rifletta però sui limiti di questi anni - scrivono gli otto - sulla necessità di riorganizzare la struttura regionale, le sue società partecipate, di offrire punti di riferimento certi che, in un rapporto nuovo con i territori, il sistema degli enti locali consentano di utilizzare pienamente le risorse europee disponibili, insieme con quelle nazionali». Per queste forze politiche «in presenza di questa emergenza e fino al voto, che il Consiglio regionale riacquisti centralità, diventi luogo e momento per definire e condividere le scelte». Per gli otto - in buona sostanza - «Si tratta di costruire una sfida elettorale basata su un forte progetto, su un piano concreto che richiede nuove dinamiche di coinvolgimento, di ascolto e di partecipazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino