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Napoli ritrova un po' di verde. In particolare, ritrova un giardino secolare, a due passi da uno dei pezzi di storia più importanti della città. Il parco Re Ladislao, adiacente alla preziosa chiesa di San Giovanni in Carbonara che conserva il mausoleo del sovrano. Dopo anni di abbandono, il parco intitolato al re che sognò di rendere Napoli la capitale della penisola, viene restituito ai cittadini. Ed è un po' come rimettere al centro Napoli. Alla riapertura, ieri mattina, c'erano il sindaco Manfredi, l'assessore comunale Vincenzo Santagada e la presidente della Municipalità IV Maria Caniglia. Ma non solo Re Ladislao, perché dall'assessorato al Verde arriva un cronoprogramma sui prossimi recuperi. Novità (e scadenze) in arrivo per il Vomero, per Posillipo, per la Villa Comunale. E anche per gli Astroni e il Parco Sartania a Pianura, a opera della Regione.
Partiamo dall'inaugurazione di ieri. Il giardino storico di 4500 mq alle spalle della chiesa di San Giovanni Carbonara, nelle intenzioni dell'amministrazione, manterrà inalterata la sua vocazione originaria. Nei secoli scorsi e nel Medioevo, questa fetta di verde era un luogo di contemplazione che i frati dell'antico monastero usavano per coltivare piante a scopi alimentari e medicinali. Pavimento rifatto, come gli intonaci degli ingressi. Sistemate le panchine e gli arredi. Aiuole risanate, nuovo impianto idrico: «Un primo passo per il recupero di tutta questa insula - ha detto Gaetano Manfredi - perché ci sarà anche a brevissimo il recupero del vecchio convento abbandonato da molte decine di anni e che il Demanio, grazie anche a una sinergia con il Comune, ha avviato a recupero e che verrà riaperto con degli usi temporanei agli inizi del 2024». «La riapertura di questo parco - aggiunge Maria Caniglia - rappresenta un'altra azione in linea con l'azione politica che stiamo mettendo in essere, come la riapertura del Parco di Santa Maria La Fede meno di un anno fa e la creazione di un'area giochi in piazza Nazionale. Sono tutte azioni concrete che danno risposte ai cittadini, che purtroppo da anni non potevano godere degli unici due parchi presenti nella quarta municipalità. Lavoriamo per l'allestimento di una nuova area giochi in piazza Poderico. Speriamo sia pronta entro Natale». I due ingressi del Re Ladislao (da via Seripando e vicolo Primo Pontenuovo) saranno aperti tutti i giorni dalle 7 alle 18.
Sono ancora tante, in ogni caso, le criticità del verde partenopeo. Dal Vomero a Posillipo, passando per Villa Comunale e Camaldoli. Vincenzo Santagada, sul tema, fornisce qualche data e qualche certezza.
Novità sul verde anche dalla Regione. La giunta di Palazzo Santa Lucia, come si legge nel testo dell'interrogazione presentata da Severino Nappi, capogruppo della Lega nel consiglio regionale, «ha avviato il programma di riqualificazione di aree verdi in parchi urbani, aree naturali e giardini storici, per un impegno finanziario pari a 18 milioni di euro a valere sui fondi Poc 2014-2020; con deliberazione del 20 dicembre 2022, in continuità con il suddetto programma, è stato approvato un impegno pari a 39,5 milioni di euro a valere sul Pr Campania Fesr 2021-2027. In particolare, l'intervento di riqualificazione prevede la realizzazione di azioni di sistemazione idraulico-forestale e agraria nelle aree: 1) Foresta di Cuma (Pozzuoli-Bacoli); 2) Riserva degli Astroni e Parco Sartania (Napoli) e Parco degli Uccelli (Pozzuoli); 3) Foresta di Roccarainola». «La Regione - aggiunge Nappi - convochi un tavolo tecnico aperto alle parti sociali e alle organizzazioni sindacali, per individuare in piena trasparenza i lavoratori da impiegare per la riqualificazione delle aree verdi in parchi urbani e giardini storici. È quanto ho chiesto, attraverso una apposita interrogazione consiliare, al presidente De Luca, per scongiurare la possibilità di qualsiasi episodio speculativo».
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