«Il paziente rifiuta le dimissioni». È così che un 52enne napoletano, giunto all’alba del 2 agosto scorso all’ospedale San Paolo, ha deciso...
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Il 52enne che ha un passato patologico di tabagismo, alcolismo e obesità è un paziente senza fissa dimora che ha rifiutato quindi le dimissioni «per problemi sociali», com'è scritto nero su bianco sulla sua documentazione clinica. A quanto pare, la drammatica necessità di trovare assistenza sta degenerando nell’abuso delle strutture ospedaliere, dove ci dovrebbero essere solo ammalati e pazienti bisognosi di assistenza sanitaria non sociale. Basti pensare che nel reparto di medicina generale, al terzo piano del nosocomio di Fuorigrotta, ieri, due ricoverati sani occupavano posti letto destinati agli ammalati.
Oltre al 52enne che successivamente è stato trasferito in una struttura di lungodegenza, Villa Angela, c'è infatti il 45enne che dal 6 luglio occupa impropriamente un posto letto, rifiutando con modi burberi e aggressivi qualsiasi trasferimento o dimissioni al punto che oggi è intervenuta la polizia. I sanitari, infatti, hanno richiesto l’intervento delle guardie giurate e degli agenti della polizia di Stato perché il 45enne, quando ha saputo di dover essere spostato in un’altra stanza, ha dato in escandescenze minacciando anche di buttarsi dalla finestra. Al momento, l’uomo che approfitta dell’ospedale come di una struttura per villeggiatura da quasi un mese, ha accettato di cambiare stanza ma campeggia ancora all’interno del nosocomio, ricoverato in un’altra area del plesso ospedaliero.
Da parte della direzione ospedaliera del San Paolo sono in corso le operazioni di segnalazione e denuncia dei fatti alle autorità giudiziarie. «Ho denunciato l'episodio del 45enne per l'occupazione abusiva di un posto letto dell'ospedale e oggi faccio nuovamente un supplemento di denuncia per quanto accaduto quando l'uomo non voleva lasciare la sua postazione che occorreva ai sanitari perchè dotata di un bocchettone per l'ossigeno di cui aveva bisogno un ammalato - spiega Vito Rago, direttore sanitario della struttura - Siamo arrivati al punto di dover far intervenire la polizia».
«Sta diventando una specie di moda - conclude Rago - vengono qui per emergenze sociali che non hanno a che fare con l'assistenza sanitaria, come accaduto con il secondo episodio che siamo riusciti a trasferire a Villa Angela una struttura dove il 45enne che campeggia da un mese non può essere trasferito perchè diffidato dall'autorità giudiziaria, in quanto ha creato vari problemi all'interno della clinica che in passato lo ha accolto».
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Il Mattino