Città metropolitana di Napoli, Dema licenzia Pace: è Iovino il nuovo vice

Città metropolitana di Napoli, Dema licenzia Pace: è Iovino il nuovo vice
Non si candida alle Europee il sindaco Luigi de Magistris ma è sempre in movimento sul fronte della politica e sempre a guardare quello che ci sarà l'anno...

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Non si candida alle Europee il sindaco Luigi de Magistris ma è sempre in movimento sul fronte della politica e sempre a guardare quello che ci sarà l'anno prossimo di questi tempi: le Regionali. Così in Città metropolitana viene dimissionato il vicesindaco Salvatore Pace perché sulla sua poltrona deve sedersi Francesco Iovino, anche lui un arancione ma eletto a Saviano dove è consigliere comunale. E Iovino in quella vasta area è portatore di voti. E alla Terza Municipalità, quella della Sanità, quartiere adottato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dovrebbe entrare come assessore Egidio Giordano. Insomma, rimpastini tipicamente elettorali che raccontano più delle mosse che l'ex pm sta effettuando: Giordano è uno dei leader di Insurgencia.

 
La poltrona di vicesindaco metropolitano - appannaggio del sindaco de Magistris - è mobile, nel senso che è stato stabilito addirittura con un documento interno datato 18 mesi fa che quel ruolo deve ruotare. Una rotazione ogni sei mesi, Pace invece è rimasto al suo posto per un anno e mezzo. Perché cambiarlo proprio adesso? «Mantengo le mie deleghe e continuerò a fare il mio lavoro - racconta Pace - mi occuperò ancora di tutela della fauna selvatica e delle aree protette, per il resto si tratta di un normale turn over». Frasi da manuale politico quelle del preside del liceo Pansini e in effetti la rotazione è strettamente politica soprattutto se si considera che l'ex pm punta alle Regionali. Il suo successore Francesco Iovino - nipote di Luisa Franzese, direttore dell'Ufficio scolastico regionale - come si diceva, è nell'area del Nolano elettoralmente consistente. È competitivo, come dimostrano le sue performance e anche quando ha dato una mano ad altri alleati. Il vero motivo del cambio è questo, sono i potenziali voti che Iovino può portare e il consenso che può generare intorno alla figura di de Magistris. Pienamente legittimo, sia ben chiaro, ma certo il turn over c'entra poco o nulla. Nella sostanza, Pace è stato dimissionato da vicesindaco metropolitano. Un calcolo - quello del sindaco - che lascia intendere quanto de Magistris stia pensando alla possibilità di candidarsi a presidente dell'ente di Santa Lucia. Sempre che prima dell'anno prossimo non ci sia una crisi del governo nazionale con le relative elezioni. A quel punto de Magistris potrebbe attendere la tornata elettorale per le Politiche e restare in Comune fino all'apertura delle urne per il nuovo Parlamento. Un'operazione, quella di Iovino, strategica per gli arancioni. Sempre in Città metropolitana si è insediato il nuovo capo di gabinetto Pietro Rinaldi dopo un lungo e sofferto iter sia amministrativo che politico. Rinaldi si è dimesso dal Consiglio comunale dove era stato eletto nelle fila di «Sinistra in comune» per poi migrare nel gruppo demA di diretta emanazione del sindaco. Un cambio che per quelli di «Sinistra in comune» ha significato perdere un pezzo in Consiglio. E sono stati risarciti con le dimissioni di Rinaldi, al suo posto è entrata la consigliera Rosaria Galiero. Rinaldi in cambio del sacrificio ha avuto la poltrona nella ex Provincia. Anche in questo caso tutto si è mosso per motivi politici.

L'approvazione del bilancio previsionale senza problemi politici interni ha riavvicinato il sindaco e il consigliere comunale di maggioranza e capogruppo di Agorà Ciro Langella. Dopo avere rifiutato per tre volte l'offerta della delega per «collaborare» con all'assessore ai Trasporti Mario Calabrese, Langella ci ha ripensato e ha accettato. Si aggiunge ai suoi due colleghi Maria Caniglia e Gabriele Mundo. Nel decreto di nomina firmato il giorno 26 è chiarito il ruolo di Langella, avrà «il compito di svolgere un'attività collaborativa, propulsiva e propositiva, a supporto dell'assessore competente, in materia di trasporto pubblico non di linea, anche convocando e presiedendo d'intesa con l'assessore riunioni, tavoli tecnici e altri strumenti di confronto». E nel decreto si precisa che «il consigliere Langella avrà compiti di studio, analisi e verifica, con una funzione esclusivamente propositiva e di impulso, e dovrà riferire all'assessore in merito all'attività svolta. Non potrà esercitare funzioni di competenza dell'assessore, né assumere atti a rilevanza esterna, né adottare atti di gestione, per l'esercizio di tale attività non ha diritto ad alcuna indennità o compenso aggiuntivi».


Alla Terza Municipalità sta per arrivare un nuovo assessore, si tratta di Egidio Giordano. Nel parlamentino che comprende anche la Sanità bisogna sostituire Laura Marmorale, che è entrata nella giunta di Palazzo San Giacomo, ed Egidio Giordano - compagno della consigliera Eleonora De Majo del gruppo demA - è in rampa di lancio, la chiusura dell'operazione è vicina. Il presidente della Municipalità Ivo Poggiani sta aspettando Giordano a braccia aperte: entrambi di Insurgencia, come la Marmorale, ricostituiranno una coppia politica affiatata in senso alla Municipalità. In questa settimana ormai alle spalle, Insurgencia porta a casa un risultato positivo. Dopo essere entrata in giunta formalmente con la Marmorale, rafforza la sua presenza con Giordano, ormai Insurgencia è l'unico centro sociale rimasto realmente alleato di de Magistris. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino