Pesci, cavalli e serpenti: alla luce nel rione Terra il mosaico ammirato da Cleopatra

Pesci, cavalli e serpenti: alla luce nel rione Terra il mosaico ammirato da Cleopatra
Da Cleopatra al wi-fi: duemila anni di storia del Rione Terra e dell'antico porto di Puteoli che ora diventano il fulcro di un affascinante progetto di gemellaggio e campagne...

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Da Cleopatra al wi-fi: duemila anni di storia del Rione Terra e dell'antico porto di Puteoli che ora diventano il fulcro di un affascinante progetto di gemellaggio e campagne di scavo tra i Campi Flegrei e l'Egitto. È l'idea alla quale starebbe lavorando da mesi, sotto traccia, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Di sicuro per ora c'è solo il gemellaggio già siglato dal direttore del Parco, Paolo Giulierini, con il distretto cinese di Chendgu per la promozione delle bellezze archeologiche flegree sul mercato cinese. La suggestiva idea è, ora, l'Egitto. Nel segno della regina che sfidò l'impero romano e che un mese dopo le Idi di marzo, nell'aprile del 44 a.C. dopo la congiura che portò alla morte dell'amato Giulio Cesare, si imbarcò con tutto il suo seguito imperiale sulle navi ammiraglie egizie, che erano attraccate al porto di Puteoli per fare ritorno ad Alessandria.

 
La regina più famosa dell'antichità rimase un'intera giornata a Pozzuoli. E una figura di così alto rango non può non essere stata accompagnata nella visita dell'acropoli, tra le tabernae e il tempio. Ma anche nel misterioso ambiente simile a una domus con stupendi mosaici, emersi in questi ultimi mesi di scavo nella parte ipogea della moderna via che collega l'ingresso con il Duomo-Cattedrale e il decumano di Villanova, nei pressi di palazzo Russo Colonna. Un mosaico affascinante, datato tra il I secolo avanti e dopo Cristo e che, dunque, potrebbe aver ammirato anche Cleopatra anche se al momento gli archeologici non si sbilanciano. Il mosaico si trova a pochi passi dall'area dove sono al momento provvisoriamente depositati fusti di colonne di marmo e altri reperti che stanno riemergendo dal millenario, affascinante scrigno del Rione Terra. Un percorso che diventa 3.0 con il nuovo e più tecnologico sistema di illuminazione e un access point che doterà l'intera acropoli del wi-fi. Da usare per audio-guide e proiezioni multimediali, come già avvenuto su una parte del percorso archeologico sotterraneo.

Pozzuoli guarda alla Cina e all'Egitto per promozionare i suoi tesori e sfruttare i quasi 25 milioni di euro arrivati dal ministero per i Beni culturali: metà saranno spesi dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei per migliorare le proprie strutture, l'altra metà dai Comuni flegrei (oltre a Giugliano) per il progetto integrato di recupero e riorganizzazione del sistema di mobilità, accessibilità e fruizione dei siti del Parco. «Miglioreremo la viabilità e l'accessibilità ai monumenti archeologici con parcheggi, percorsi naturalistici, pedonali e ciclabili annuncia il sindaco Vincenzo Figliolia, che è rimasto entusiasta dell'idea di legare Pozzuoli e il suo porto all'immagine di Cleopatra e dell'antico Egitto - Lo faremo grazie ai progetti che abbiamo approvato in giunta e all'utilizzo dei fondi del Piano Turismo e Cultura».


Saranno realizzati un parcheggio da 100 posti auto e 40 per motocicli in via Vecchia delle Vigne, con un percorso pedonale per l'antica Puteolis-Neapolim e l'Anfiteatro Flavio. Previsto il ripristino dell'antica pavimentazione in basoli di via Vecchia Campana, con un parcheggio all'inizio di via Luciano e un lungo percorso pedonale e naturalistico che parte da via Montenuovo Licola Patria e giunge al Tempio di Apollo sul lago d'Averno, al quale si riallaccia l'altro intervento fino alla Grotta di Cocceio, con il ripristino dei tratti pedonali e ciclabili e del sistema di illuminazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino