Oggi l'ultimo saluto a Ginevra, la bimba uccisa dal papà nel Napoletano: sul manifesto niente cognome

Oggi l'ultimo saluto a Ginevra, la bimba uccisa dal papà nel Napoletano: sul manifesto niente cognome
«In cielo c'è un angelo in più che sorride, la piccola e dolce Ginevra». C'è scritto così sul manifesto che annuncia i funerali...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«In cielo c'è un angelo in più che sorride, la piccola e dolce Ginevra». C'è scritto così sul manifesto che annuncia i funerali della bambina di soli 16 mesi uccisa lunedì scorso a San Gennaro Vesuviano, lanciata dalla finestra dal papà Salvatore Narciso, che poi a sua volta si è buttato giù ed ora è in ospedale, piantonato dalle forze dell'ordine ed accusato di omicidio (ma non arrestato). Accanto al nome della piccola, nient'altro, nemmeno il cognome. E poi l'invito: niente fiori, ma opere di bene a favore dei bambini.

 
Il rito funebre si terrà questa mattina: la salma della bambina arriverà alle 9 nella chiesa dei santi Anna e Gioacchino. La messa, invece, sarà celebrata alle 10,30. Per l'occasione, il viceprefetto Erminia Ocello, che amministra il Comune vesuviano dopo lo scioglimento del consiglio comunale, ha proclamato il lutto cittadino: «La profondità del male che ha colpito e stravolto l'intera cittadinanza, pur rendendo duro il nostro volto come pietra, non ci ha annichilito, ma è diventata la molla che ci fa reagire, innescando in tutti un processo di profonda tensione verso un più grande e profondo bene per gli uomini e le donne che abitano il territorio», ha scritto il viceprefetto in una nota.

Ancora ieri, l'abitazione di via Cozzolino dove è avvenuto il tragico episodio è stata oggetto di un andirivieni di persone. Ad accoglierle, la madre di Ginevra, Agnese D'Avino e tutti i suoi parenti. Assenti, invece, i parenti del marito, presunto assassino della bambina: la distanza tra le due famiglie si evince pure dal manifesto, dove nessuno dei congiunti di Salvatore Narciso viene nominato. L'uomo, nei confronti dei quali non è stata emessa ancora alcuna misura cautelare, è difeso dal fratello, avvocato di Caserta.


Ieri, peraltro, è stata una giornata importante anche sul fronte delle indagini: i medici hanno effettuato l'autopsia sul corpo di Ginevra. Si tratta di un esame decisivo, che servirà a chiarire ulteriormente la dinamica del delitto. Non a caso, i periti si sono soffermati in maniera particolare su eventuali segni sul corpo della bimba, precedenti alla caduta dal secondo piano, per capire se il gesto del lancio dalla finestra è stato improvviso e repentino o se è stato preceduto da altro. Resta da interrogare Salvatore Narciso, finora non in condizioni di parlare. E resta da sentire ulteriormente tutti i testimoni ed i protagonisti di questa assurda vicenda. Importante è anche la testimonianza di Agnese D'Avino, mamma di Ginevra e moglie di Salvatore: con lei l'uomo aveva litigato quella mattina ed anche i giorni precedenti, mentre erano al mare. La donna, che fa il medico, non ha visto la terribile scena del lancio dalla finestra, ma ha sentito un tonfo e si è precipitata in giardino, dove ha pure provato a rianimare la figlioletta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino