Universiadi di atletica al Collana, stadio San Paolo senza pista. Con la prossima consegna delle chiavi alla Regione, proprietaria dell'impianto, sembrava che la lunga vicenda...
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Apparentemente tutti d'accordo. «A parole - continua Malagò al temine della Giunta - tutti hanno dato il loro assenso a discutere della cosa. Poi vediamo. Certo se ci si riuscisse si farebbe bingo e il Collana sarebbe il lascito che le Universiadi consegnerebbero a Napoli». I primi distinguo, però, arrivano subito. A partire dal 5 dicembre saranno a Napoli i rappresentanti delle 17 discipline sportive per visionare gli impianti per le Universiadi. La Federatletica internazionale chiede ventimila posti (oggi poco meno di 7000) e una tribuna coperta. Oltre a uno spazio tra l'ottava corsia e gli spalti, un pistino di allenamento e diverse altre condizioni. Inoltre c'è da superare la convinzione che atletica e cerimonia d'apertura non si svolgano nello stesso stadio. Dall'altra parte ci dovrebbe essere la considerazione che risulta molto difficile riempire un impianto, il San Paolo, per una disciplina non proprio seguitissima. Per le Universiadi potrebbero tornare utili anche le palestre, in testa quella del basket crollata più di dieci anni fa. Per il Comune non esistono vincoli di tipo architettonico sulle tribune del Collana, quindi l'operazione restyling si potrebbe tranquillamente fare.
Ci vuole la volontà di tutti gli attori in campo e che la Fisu chiuda un occhio concedendo qualche deroga. Si punta tanto sulle Universiadi a Napoli. «Una grossa opportunità perché, diciamocelo francamente - continua Malagò - di problemi di impianti ne parlo tutti i giorni in tutta Italia ma qui si è raggiunto un record. Mi hanno sollecitato la situazione del PalaVesuvio, della palestra dei Cavalli di bronzo, per non parlare delle piscine che dal 2009, anno in cui le abbiamo rilasciate come Coni, ancora non hanno trovato pace. Sono venuto qui per mettere il Coni a disposizione, ci metto la faccia, ma è ora di risolvere i problemi a partire dalle questioni legate all'agibilità ed alla sicurezza». Sulle Universiadi anche l'attenzione dei presidenti di Federcanoa e Federcanottaggio, Buonfiglio e Abbagnale che hanno chiesto di essere inseriti nel programma. Da parte del Coni attenzione all'idea di de Magistris di organizzare le Olimpiadi della Magna Grecia assieme alle altre città del meridione d'Italia. «Sport ma anche cultura nelle capitali del mediterraneo per portare un messaggio di pace. Qui non esiste l'equazione eventi-corruzione, siamo trasparenti nei fatti e non a chiacchiere». Ma non solo Universiadi. Il nuovo colpo di teatro è la ricostruzione del Mario Argento chiuso dal 1998.
«Lo riapriremo», sentenzia De Magistris. Oggi è un parcheggio. Tempi e modi ancora ignoti. Una riunione di Giunta storica nella Sala Italia di Castel dell'Ovo con tanti napoletani e campani come Giuseppe Abbagnale, Luciano Buonfiglio, Franco Chimenti, Raffaelle Leonardo, Nello Talento ed altri. «Testimonianza di quanto questa città ami lo sport e abbia prodotto grandi figli di sport - dice Malagò - . Gli ultimi i cinque medagliati di Rio de Janeiro che hanno portato in alto la bandiera dell'Italia».
La riunione di Giunta è stata anche l'opportunità per incontrare gli organi territoriali del Coni.
Il Mattino