Rapina una sala slot con il figlio 14enne: arrestati

Al ragazzino il compito di disfarsi della pistola

La pistola utilizzata per la rapina
Compie una rapina in una sala slot e poi affida la pistola al figlio 14enne: i carabinieri arrestano entrambi. È...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Compie una rapina in una sala slot e poi affida la pistola al figlio 14enne: i carabinieri arrestano entrambi.

È accaduto tutto ieri sera, verso le 23, a San Sebastiano al Vesuvio, in via Matteotti.

Il rapinatore, volto travisato e pistola in pugno, minaccia i dipendenti e chiede l'incasso; il titolare consegna subito circa 1500 euro in contanti.

I carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio arrivano pochi istanti dopo, allertati dal 112. Analizzano le immagini di videosorveglianza e riconoscono l'uomo armato e il veicolo che guida. Lo raggiungono a casa ma l'uomo non è ancora tornato.

Poco dopo arriva l'auto, il conducente ha ancora addosso gli abiti immortalati dalle telecamere. Il passeggero che era bordo con lui scappa corre tra i campi, è lui ad essere in possesso della pistola ed è sempre lui che se ne libera lanciandola via.

Nonostante la fuga il ragazzino, il figlio 14enne del rapinatore, viene fermato al pari del padre, Lino Piccolo, 45enne del posto già noto alle forze dell'ordine.

L'arma utilizzata verosimilmente per la rapina, una glock calibro 40 con matricola abrasa e 7 proiettili nel serbatoio, è stata sequestrata.

Il 45enne è stato portato in carcere, per il giovane complice si sono aperte le porte del centro di accoglienza dei Colli Aminei. Sono entrambi in attesa di giudizio, dovranno di rispondere di rapina e porto abusivo di arma clandestina.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino