Non sempre la disoccupazione è figlia della mancanza del lavoro, sempre più spesso è invece il prodotto di una scarsa preparazione rispetto alle figure...
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Di «Lavoro: diritti e dignità - Analisi e prospettive per il nostro territorio» si parlerà mercoledì alle 19,30 nel teatro comunale di San Vitaliano. All'incontro (promosso dal gruppo Artisti per la Pace che nell'anno 2019 sta portando avanti un progetto incentrato su «Le mani che lavorano sono sacre quanto le labbra che pregano»), introdotto dal presidente dei Medici cattolici sezione diocesana di Nola Antonio Falcone, partecipano Carmen Di Carluccio, docente di Diritto del lavoro università Vanvitelli; Stefania Brancaccio, direttore della Coelmo di Acerra e presidente dell'Unione cristiana imprenditori e dirigenti; Aniello Tortora, vicario episcopale per la carità e la giustizia; Nicola Ricci, segretario regionale della Cgil, e il docente e giornalista Alfonso Lanzieri.
«La disoccupazione giovanile - ha recentemente sottolineato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - fa il paio con un altro dato: oggi sono pochi i giovani del Sud che hanno chiesto il reddito di cittadinanza. Il che significa che i giovani ci richiedono lavoro e occupazione, e non reddito di cittadinanza. La politica e il mondo dell'economia - ha detto - devono reagire per evitare di subire un rallentamento economico e per costruire occasioni di lavoro nel Paese».
Secondo i dati europei le ultime quattro o cinque sono le nostre regioni del Mezzogiorno: Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia e Calabria. Ecco perché, anche in una visione internazionale, è necessario ragionare sulle prospettive del lavoro nel territorio nolano, dove le potenzialità strettamente legate alla sua vocazione restano spesso inespresse. Una occasione di confronto che l'associazione Artisti per la Pace vuole, dunque, offrire ai cittadini di un'ampia zona di quella che i romani chiamavano Campania felix che merita di ritrovare la strada per uno sviluppo consapevole. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino